I MONDIALI DI CALCIO IN RUSSIA E LA BELLA MOSTRA DI DELACROIX AL LOUVRE..UN’ ESTATE SPERICOLATA
Il gol che Putin sogna è rilanciare la Russia. Detto questo, il presidente, unico vero leader politico ormai di una grande potenza, ha dimostrato di sapere anche giocare bene con il pallone. Le foto dei suoi palleggi dentro alle sale del Cremlino hanno fatto il giro del mondo. La prima partita Russia contro Arabia Saudita è stata 5 a 0, ma al Sultano poco importa, abbracci tra i due leader…la sera dopo Spagna contro Portogallo 0 a 0, una partita straordinaria con Ronaldo in piena forma.
Passiamo alla bella mostra parigina del pittore Eugene Delacroix. A questo grande genio non mancava di certo il “furore” della pittura, vissuta anche in nome della “libertà”, come per Rubens espressa attraverso i colori, la materia, la luce. Solo una forza titanica poteva dipingere scene frenetiche, di lotta, supportati da ideali legati alla storia o legati al viaggio. Ad esempio “Viaggio in Marocco e in Algeria”, quali e disegna che hanno fatto dell’artista un titano, l’icona de “La Libertà che guida il popolo”, Parigi 1830.
Allegoricamente la Marianna sventola il Tricolore, un modo carnale, brutale, in presa diretta con il popolo, si direbbe oggi. La Marianna di Francia l si può vedere come l’incoronazione della Repubblica Francese. A fianco della Marianna Delacroix dipinge un bimbo con cappello che ispirerà il personaggio di Gavroche nei Miserabili di Victor Hugo.
Piu’ volte mi sono recata a visitare la Casa Atelièr di Delacroix in Place o Rue Fustemberg al n. 6 nella capitale Francese, circondata da un bel giardino dove va a stare dal 28 dicembre del 1857. Nella casa Museo c’è un bel ritratto di George Sande e a fianco Gericaud, l’autore della famosa “Zattera”.
Qui vi sono anche ritratti di Chopin, Franz Litz…Delacroix con Gericaud…ritratti dai colori forti con pennellate che si avvicinano ai Fauves.
L’artista proviene da una famiglia benestante vicino all’Impero e poi successivamente alla Rivoluzione. Il furore di Delacroix lo possiamo vedere anche melel fiere, leoni, ghepardi…ma il suo ipetuoso 
virtuosismo, per certi versi anche romantico, suo malgrado, lo si scorge nei volti delle donne che assistono ai guerrieri greci che sembrano compiere una danza in costume. Nella morte della “Sardama” (1844_46) si scorgono corpi in un assurdo vortice..un bazar romantico. Qui si sente fortemente e drammaticamente il destino delle protagoniste vestite elegantemente con gioielli e drappi meravigliosi, acconciature intrecciatre a perle, pietre preziose,,,nulla hanno a che vedere con la “barca di Dante”, eppure un’analogia c’è. Natura e uomini che combattono come fiere.Curioso il fatto che Delacroix. A quel tempo l’artista stimava Baudelaire, Gustave Courbet, Michel. Auge ?..la pittura si unisce alla poesia.
Nelle esposizioni universali di Parigi di metà 1800 possiamo finalmente confrontare la varietà dei suoi soggetti e l’unità profonda della sua opera. Il fascino per Marco Aurelio e per l’Amleto di Shakespeare, l’amore per Romeo e giulietta, l’Otello sono per l’artista fonte d’ispirzione. Questa bella mostra è aperta al Louvre fino al 23 luglio 2018.
Ma torniamo al grande pittore titanico che va dai romani ai greci fino a dipingere stupende “Maree al galoppo”. Se Delacroix veniva considerato un antimoderno all’inizio, dimostra il suo contrario che si scambiava con i grandi musicisti e artisti e letterati dell’epoca su i Journal, lui stesso avrebbe potute essere il protagonista de “L’Après midi d’un faune”- Splendidi gli occhi di Stefane Guènan. Il suo amore per Ingres gli fa dipingere un bella contadina giovane dal viso delicato, così come i disagi di un popolo dipinti nel periodo arabo, Bello e austero il suo autoritratto, tutto si puo’ dire che non sia anche un “Romantico”.
