ALDO ROSSI DESIGN 1960-1997

“ALDO ROSSI. DESIGN 1960-1997! e’ a  cura di Chiara Spangaro

Museo del Novecento, Milano
29 aprile – 2 ottobre 2022
COMUNICATO STAMPA MUSEO DEL NOVECENTO O MEGLIO ARENGARIO PRIOGETTATO DA MUZIO INTORNO AGLI ANNI TRENTA.
PIAZZA DUOMO !, MILANO
Il Museo del Novecento presenta Aldo Rossi. Design 1960-1997 a cura di Chiara
Spangaro, in collaborazione con la Fondazione Aldo Rossi e Silvana Editoriale,
dal 29 aprile al 2 ottobre. Con questa mostra il Museo del Novecento prosegue
nel dialogo interdisciplinare tra le arti, caratteristico della contemporaneità,
approfondendo la figura dell’architetto, designer, teorico e critico, tra i
protagonisti della cultura visiva del XX secolo. Per la prima volta sono esposti,
in un percorso spettacolare, oltre 350 tra arredi e oggetti d’uso, prototipi e
modelli, dipinti, disegni e studi progettati e realizzati da Aldo Rossi dal 1960
al 1997, una testimonianza visiva della sua attività di designer, progettista e
teorico dell’architettura.
Rossi in tutta la sua produzione, fin dai primi mobili realizzati nel 1960 con
l’architetto Leonardo Ferrari, riflette sul rapporto tra la scala architettonica e
urbana e quella monumentale e oggettuale. Dal 1979 si apre al mondo della
produzione industriale e di alto artigianato, realizzando arredi e prodotti
d’uso prima con Alessi, poi con Artemide, DesignTex, Bruno Longoni Atelier
d’arredamento, Molteni&C|UniFor, Richard-Ginori, Rosenthal, Up&Up (oggi
UpGroup).
In quasi vent’anni di lavoro elabora più di 70 arredi e oggetti, molti dei quali
ancora oggi in produzione, sperimentando forme e cromie nel campo dei
metalli e del legno, del marmo e della pietra, della ceramica e della porcellana,
dei tessuti artigianali e industriali e dei materiali plastici.
La mostra, il cui progetto di allestimento è firmato da Morris Adjmi – MA
Architects, collaboratore e poi associato di Rossi a New York, racconta
l’universo di Aldo Rossi in nove sale: ciascuna rappresenta un mondo nel quale
emerge la relazione tra opere grafiche e prodotti artigianali e industriali, con
riferimenti alle architetture e allo spazio privato di Rossi.
La prima sala ci introduce al rapporto tra immagine dipinta e realtà
oggettuale, la seconda è dedicata a prototipi e varianti di un immaginario
panorama domestico e porta alla ricostruzione di un ambiente poetico nella
terza sala, dove opere quali la serie Parigi (UniFor, 1994) e il servizio Tea &
In collaborazione con

Coffee Piazza (Alessi, 1983) sono il centro visivo e metafisico, corredato alle
pareti dai disegni inediti degli interni della casa di Rossi in via Rugabella.
La quarta sala presenta la varietà della produzione oggettuale, in rapporto
con la forma del cubo che rievoca il Cimitero di San Cataldo a Modena e
introduce le figure geometriche apollinee utilizzate dall’architetto sia nel
design sia nell’architettura, tema della quinta sala: dai prototipi per Richard-
Ginori e Rosenthal, alle piante architettoniche del Monumento ai Partigiani di
Segrate e della scuola di Fagnano Olona, ai tappeti realizzati con ARP Studio
in Sardegna (1986) o le tarsie lignee di Bruno Longoni Atelier d’arredamento
(1997). Nella sesta sala sono allestiti sedie, poltrone, grandi mobili e le
loro varianti per materiale e colore, dalla scrivania Papyro (Molteni&C,
1989) al tavolino Tabularium (Up&Up, 1985). La ricostruzione dell’interno
domestico della sala sette riunisce mobili e oggetti di Rossi con altri da lui
collezionati e presenti nelle sue case, tra i quali le caffettiere americane,
una stampa di Giovanni Battista Piranesi, una credenza ottocentesca che è
servita da ispirazione per il suo design, così da entrare idealmente nel suo
spazio personale. Il rapporto con l’architettura, puntuale in tutta la mostra, è
evidente nel nucleo dedicato agli arredi ideati da Rossi per alcuni suoi edifici
presentato nell’ottava sala: la seduta per il Teatro Carlo Felice di Genova
(Molteni&C|UniFor, 1990) o la sedia Museo costruita per il Bonnefanten
Museum di Maastricht (UniFor, 1994). La presenza magica e misteriosa del
Teatro del Mondo, che chiude la mostra, rievoca le costruzioni temporanee in
legno – dal faro alla cabina, al teatro galleggiante e circolarmente riporta al
nucleo di opere iniziali.
Aldo Rossi. Design 1960-1997 conduce lo spettatore in un racconto inaspettato,
immaginifico e spettacolare che si muove tra forma e uso, classicità, ironia e
metafisica, nel quale la libreria ha la foggia di un Piroscafo (con Luca Meda per
Molteni&C, 1991), La conica o La cupola sono ora macchine per il caffè (Alessi,
1984 e 1988) ora elementi allestitivi del Teatro Domestico (XVII Triennale di
Milano, 1986), il Faro, già teatro a Toronto e museo nell’isola di Vassivière, è
una teiera in vetro e ceramica per Rosenthal (1994) o il Monumento di Segrate
si affaccia da una tarsia lignea per Bruno Longoni o da un tappeto tessuto in
Sardegna.
Lo straordinario insieme delle opere in mostra è per la prima volta riunito
grazie al dialogo e alla collaborazione con: musei e archivi aziendali (Museo
Alessi; Molteni Museum; archivi di Bruno Longoni Atelier d’arredamento e di
Up Group); collezioni museali italiane e internazionali (Bonnefanten Museum,
Maastricht; Centre Georges Pompidou, Parigi; Fondazione Museo Archivio
Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, Firenze; MAXXI – Museo delle
arti del XXI secolo, Roma; Università Iuav di Venezia; Triennale di Milano) e
diverse collezioni private.
In collaborazione con

Durante il periodo di apertura, l’esposizione sarà implementata da un
programma di eventi collaterali.
In occasione della mostra sarà pubblicato il catalogo ragionato Aldo Rossi.
Design 1960-1997, edito da Silvana Editoriale, a cura di Chiara Spangaro e con
un saggio critico di Domitilla Dardi. La prima pubblicazione che raccoglie
tutti i progetti di Rossi designer: i prototipi, gli oggetti realizzati, gli inediti e i
fuori catalogo disegnati dall’architetto-designer milanese insignito del Pritzker
Prize nel 1990.
Aldo Rossi. Design 1960-1997 è un progetto Museo del Novecento,
Fondazione Aldo Rossi e Silvana Editoriale, sostenuto dai Main Sponsor
Molteni&C|UniFor, Alessi, Bruno Longoni Atelier d’Arredamento, dallo
sponsor G.T.DESIGN. e dalla sponsorizzazione tecnica di Pollice Illuminazione
e Up Group.
In collaborazione con


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