APRE IL MUSEO A VENEZIA DI PEGGY GUGGEHEIM A PLAZZO VENIER DEI LEONI SUL CANAL GRANDE

pEGGY IN GONDOLAimages (2)“Un museo è un luogo dove si dovrebbe perdere la testa”.

(Renzo Piano)

Con entusiasmo, e un pizzico di emozione, ci stiamo preparando alla fatidica riapertura dei cancelli di Palazzo Venier dei Leoni, martedì 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana. Siamo commossi, e quasi sbalorditi, di fronte all’affetto e alla passione dimostrati dalle centinaia di persone che nell’arco di poco più di 48 ore hanno prenotato l’ingresso e potranno così visitare gratuitamente la Collezione. Vi ricordiamo che il museo riapre con un accesso contingentato, e che il pubblico e lo staff seguiranno nuove norme comportamentali di sicurezza, in linea con lo spirito di accoglienza della Collezione. Trovate sul sito tutti i dettagli per visite e prenotazioni.

Nuove linee guida per la tua visita →

Grazie al vostro desiderio di tornare a vivere l’arte custodita nelle sale del museo, le prenotazioni per il 2 giugno sono sold-out, per questo vi ricordiamo che la Collezione tornerà ad essere aperta al pubblico tutti i week end di giugno, il sabato e la domenica. Lo staff sarà pronto ad accogliervi nelle sale di Palazzo Venier dei Leoni! Il consiglio è di effettuare la prenotazione online per evitare code e assembramenti ma è possibile anche acquistare il biglietto in loco, secondo le linee guida indicate sul sito.

A chi ama l’arte e vuole sostenerla, facciamo un regalo: nel corso del mese di giugno si potrà diventare PEGGY FUTURISMOimages (2)“Amici” della Collezione Peggy Guggenheim, o rinnovare la propria membership, con una riduzione del 20%. Un gesto di gratitudine e vicinanza rivolto a chi ci sostiene, il cui contributo significa molto per il museo nel sostenere la sua riapertura.

Acquista il biglietto → 

Ad accogliervi nella quiete del giardino delle sculture, ci sarà la Donna in piedi (Donna ”Leoni”) di Alberto Giacometti, sentinella attenta dallo sguardo impassibile, l’Anfora-frutto di Jean Arp, dalle sue forme sinuose, l’enigmatico monolite in granito di Anish Kapoor, appena svestiti dai loro abiti invernali, che li hanno protetti durante un lungo sonno durato quasi 3 mesi. E nelle sale, pronti per una visita all’insegna della calma riflessiva che vi metterà in contatto diretto con la magia surreale de L’impero della luce di René Magritte, il mistero assoluto di Alchimia di Jackson Pollock, il volto sorridente nel Ritratto di Frau P. del Sud di Paul Klee, i colori vivi delle montagne bavaresi del Paesaggio con macchie rosse, n. 2 di Vasily Kandinsky, la poeticità assoluta che emerge dal Nudo (studio), Giovane triste in treno di Marcel Duchamp.

Aspettando Edmondo Bacci. L’energia della luce grazie al progetto #restARTbyLAvazzaGroupTra il 1948 e il ’53 Edmondo Bacci comincia a dipingere una serie di opere che chiama Fabbriche e Cantieri, TRONO PEGGYimages (2)contraddistinte da un azzeramento dello spazio, costituite principalmente da griglie in bianco e nero, e ispirate ai paesaggi di Marghera, dove l’artista trascorre la sua infanzia. In attesa della grande mostra Edmondo Bacci. L’energia della luce dal 17 ottobre 2020, online sui canali social del museo, il secondo appuntamento con la curatrice Chiara Bertola che racconta un nuovo momento della storia artistica del pittore veneziano, tra i grandi rappresentanti dello Spazialismo insieme a Lucio Fontana, e sodale dei protagonisti veneti della scena artistica del tempo, come Tancredi Parmeggiani ed Emilio Vedova. Gli approfondimenti, online ogni mercoledì fino al 10 giugno sui social della PGC, rientrano nel progetto #restARTbyLAvazzaGroup, lanciato da Lavazza, sponsor della mostra e tra gli Institutional Patrons del museo veneziano.


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