ARTE LOMBARDA DAI VISCONTI AGLI SFORZA. MILANO AL CENTRO DELL'EUROPA A PALAZZO REALE FINO AL 28 GIUGNO

DAI VISCONTI AGLI SFimages (1)In occasione di Expo, la mostra che si inaugura oggi a Palazzo Reale dal titolo Arte Lombarda dai Visconti agli Sforza”, spiega attraverso 250 opere e pannelli descrittivi, nonché un ricco catalogo edito da Skira, la genesi dei milanesi, dall’amore per il potere (i Signori di Milano, Visconti e Sforza lo erano anche d’Europa), la nobiltà, fino all’arte passando attraverso una classe dirigente che allora si andava formando con banchieri, introducendo così l’odierna finanza. Dopo la straordinaria mostra storica del 1958 di Roberto Longhi, la nuova rassegna curata da Serena Romano e Mauro Natale aperta fino al 28 giugno, sottolinea le quattro età dell’oro dell’Arte lombarda a partire dagli esordi della dinastia Visconti, gli anni di Gian Galeazzo, quelli di Filippo Maria per arrivare all’età degli Sforza con Francesco e Galeazzo Maria. Diverse fasi che seppero dialogare con le più avanzate corti europee del momento.

Pittura, scultura, arti applicate, manoscritti, incunaboli, bassorilievi, e parte di queste opere DAI VISCONTI AGLI SFORZAimages (1)giungono anche dai importanti musei stranieri: il <Libro d’Oro> di Michelino d’Avignone è un prestito della Morgan Library di New York che non fu concesso nel 1958, il <Dittico> di Francesco Zavattari vede per la prima volta riunite due <tavole> conservate in Cile e a Praga. In questa rassegna c’è forse qualche cosa di più, ossia l’incontro con una forza creativa che fa parte della natura e del carattere di questa città. Se riflettiamo bene, le avanguardie artistiche non sono soltanto quelle del Novecento, ma sono da considerarsi tali quella dell’Età Imperiale, il Medioevo, il Rinascimento e l’Età Moderna. Sono ancora queste sulle quali oggi poggia il dna milanese e lombardo. Linee culturali che pongono Milano alle radici della cultura europea. Il ricco programma di appuntamenti organizzato dal Comune di Milano in collaborazione con Skira e Unicredit, Main Partners, promossa dall’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno con il Ministero per i Beni Culturali,  evidenzierà maggiormente la ricchezza del patrimonio artistico milanese e la vitalità culturale dei suoi abitanti attraverso i secoli. L’itinerario della mostra fa compiere un viaggio a ritroso sul terreno della storia prendendo in esame i secoli del primo Trecento fino al primo Cinquecento per poi proseguire fino alle radici dell’Europa moderna. <La sfarzosa corte DAI VISCONTI images (1)Quattrocentesca tra oltre 250 straordianrie opere di artisti che lavorarono a lungo per le dinastie lombarde come Giovanni di Balduccio, Il Maestro di Viboldone, Bonino da Campione, Giovanni da Milano, Giusto de’ Menabuoi, Gentiel da Fabriano, Giovannino de Grassi, Michelino da Besozzo fino a Bembo, Zavattari, Pisanello, Foppa, Bugatto, il Maestro di Chiaravalle, Scotti, Amadeo, Bergognone, Boltraffio, de Pretis, Zenale…. Fanno capire i numerosi aspetti di questa rassegna>, ha spiegato Serena Romano. In realtà ieri sono state presentate insieme due grandi mostre perché tra poco seguirà quella dedicata a Leonardo, <Leonardo da Vinci 1452-1519 e Giotto, l’Italia da Assisi a Milano>, senza dimenticare una terza dedicata a Bramante. <L’altra tappa della mostra prosegue con il Bembo, il Foppa, Bramantino, Bramante e Leoanrdo, senza trascurare l’abilità della scultura di Giovanni Antonio Amadeo e le importanti tavole di Bernardino Butinone, lo Zenale, Boltraffio de Pretis, Scotti. Smalti, oreficerie, mobili, tessuti, abiti, porcellane fanno da cornice ai grandi Maestri>, spiega Mauro Natale.

Splendide le <Madonne> del Cagnola, cos’ pure le sculture i bassorilievi del Mantegazza, nonché i crocefissi del Butinone e le meraviglie di Mantegna. Materiali audiovisivi, grafici, editoriali, accompagnano e arricchiscono la rassegna di Palazzo Reale segnata da una ricerca corposa, attenta e scrupolosa, grazie a un comitato scintifico di tutto rispetto: Edoardo Rossetti, Marco Albertario, Marie Pierre Laffitte, Laura Cavazzini, Marco Rossi, Emanuela Faffra, Francesco Tasso, Federico Cavalieri, Vito Zani, Stefania Buganza, Pier Luigi Mulas e Laura Binda.

Il progetto d’allestimento ha indagato ogni singola opera per dare un isolamento differenziato e protettivo alle altre e nonostante la densità dei materiali in esposizione la difficoltà è stata proprio quella di evidenziare l’opera e il proprio contesto. Il colori dell’apparato decorativo sono stati tratti dalle cromie dei materiali esposti e pensati anche in maniera tale da creare un contrasto seppur minimo da mettere in risalto le preziose opere. E’ stato scelto da Corrado Anselmi e dallo Studio Dinamo con un’attenta ricerca sull’illuminazione, il grigio rosato della pietra di Candoglia, proprio quella del Duomo di Milano e il rosso porpora dei tessuti da cerimonia, ma anche il blu lapislazzulo e l’oro che erano i materiali più preziosi utilizzati nelle pitture e nelle oreficerie del tempo. La comunicazione e l’immagine è stata infatti affidata allo Studio milanese Bruno Stucchi e un ringraziamento va anche a Artema per gli itinerari culturali e Italia Medioevale. Antenna International ha fornito le autoguide altamente tecnologicizzate per meglio seguire i percorsi espositivi. La corte rimane la forte protagonista della storia della Raccolta della mostra di Palazzo Reale; la corte politica quale unico nucleo nel cuore dell’Europa. Orari 9,30-19,30 e giovedì e sabato fino alle 22,20 con ingresso un’ora e mezzo prima della chiusura..


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