ATTENTATO ISIS A BARCELLONA. LA VERGOGNA DELLE ONG E IL FESTIVAL DI LOCARNO CHE NON TRASCURA I TEMI PIU’ SENSIBILI

Barcellona attentatidownloadFerragosto..se ne è andato da due giorni; un’estate che non ha lasciato e che non lascia ancora respirare dal caldo, dal problema degli sbarchi dei migranti (nonostante gli sforzi del Ministro Minniti e gli accordi con la Libia), la vergogna la polemica intorno alle Ong, di cui la nave tedesca e quella di Medici Senza Frantiere sono le prime imputate insieme alla nave di soccorsi spagnola per sospetta connivenza per traffico di esseri umani. Notizia dell’ultima ora: un attentato a Barcellona sulla Rambla, nel cuore della movida. Rivendicato dall’Isis e studiato a puntino questo nuovo colpo all’Europa non lascia dubbi.. La guerra continua ed è lunga a terminare. Si parla di 14 morti e tanti feriti. Italiani bloccati in città. Un pulmino guidato da un terrorista si è gettato sulla folla a zig-zag all’impazzata. Preso chi era al volante, ma troppo presto per saperne di più e se ci sono altri complici o attentatori in agguato. La diplomazia pare non funzionare.

Quietata ma non risola la questione turco-tedesca in merito ai 10 membri dell’esercito turco che hanno chiesto asilo Eastiwwod filmalla Germania durante il golpe non riuscito contro il dittatore Erdogan. Minacce da parte della Cancelliera Merkel di chiudere rapporti e finanziamenti per “l’accoglienza” dei poveri siriani, libici, tunisini..rispediti in terra Mediorientale dopo avere aperto le frontiere di mezza Europa. A gestirci il problema noi italiani e la Grecia. I piu’ poveracci insomma e senza fondi europei. Mentre il giovane e presuntuoso Macron chiude i porti e spiagge, si innesca la disputa tra Italia e Francia sul problema di Fincantieri. Un problema per la Francia già accantonato da Hollande e forse per questo ripreso dal giovane e sprovveduto Macron per dimostrare ai francesi quanto sia più bravo del predecessore. La Francia oggi detiene la proprietà del 90 per cento dei marchi di moda italiani, marchi di profumi, Esdison, Telecom-Tim (un giochino  fin dall’inizio portato avanti dall ‘innominabile Tronchetti Provera), una marea di supermercati ai quali si è sottratta Esselunga fondata dal povero Caprotti e ora gestita dalla moglie e dalla figlia (fuori dall’azienda i due figli)..Sulla faccenda Vivendi che la Francia vuole scippare alla Fininvest, le carte sembrano ferme su un tavolo di trattative legali.  Un estate per me di corsa fatta tra Bologna, Roma, Capri e Camogli. Pochi giorni da tutte le parti, tranne che sul Lago Maggiore dove le temperatura da una settimana sono accettabili. Altra scorribanda mi aspetta a Parigi, rapida perché poi inizia a Venezia il Festival del Cinema che chiude ai primi di settembre…poi mi auguro il meritato riposo. E a proposito di Cinema ha chiuso il Festival di Locarno il Pardo in quanto simbolo della città (un tempo vi era il Leone, ma troppo comuni ad altri Paesi) e grazie alla capace organizzazione del presidente Solari e del direttore organizzativo Marco Cameroni (ex Console Svizzero a Milano), la chermesse che si è spenta tra luci e ombre ha migliorato decisamente al qualità dei suoi film, un pubblico sempre piu’ selezionato e competente, si parla anche di ospiti illustri, ancLocarnopiazza-11-agosto-2012he se alcune scelta della giuria sono state discutibili, come la vincita del docu-film cinese “Mrs.Fang” di Wang Bing. Il Pardo d’oro gli è stato consegnato dal Francese Olivier Assays per avere bEN documentato con sentimento e conoscenza delle malattie neaurodegenerative  gli ultimi mesi di vita di una malata di Halzheimer. Un film drammatico dai ritmi lenti. Il Premio speciale della Giuria è andato al brasiliano “As boas maneiras” di Marco Dutra e Juliana Rojas, un opera davvero interessante. Per la regia il Pardo è stato dato a Frèdric-Jacques Ossang per “9 doigt”. Isabelle Huppert  con “Madame Hyde” di Sege Bozon è stata premiata per la migliore attrice e il Premio al migliore attore è andato a Elio Crosset Over per “Winterbroedre” di Hlymur Palmàson. Apprezzato il film svizzero “Goliat” di Dominik Locher ma a stupire, commuovere rallegrare, la platea e i cinefili  è stato il docu-film con la band rock sul palco “Gotthard” che fece i suoi primi esordi proprio in Piazza Grande a Locarno. Putroppo il bravo cantante Lee è morto qualche anno fa in un incidente in moto attraversando l’Arizona spazzato via da un grosso tir sulla corsia di soccorso tra la disperazione dell’amico Leo che lo accompagnava e quella della band che una volta ripresasi dalla disgrazia fece subentrare un cantante australiano apprezzato dal pubblico che consente l gruppo ancora oggi di fare tournèe. E sempre per parlare di Cinema, James Franco si sdoppia in tv in The Deuce” raccontando il  mondo hard degli anni ’70.

Vittorio Feltri vuole ancora graffiare ..ma ques’estate Libero così incisivo nelle polemiche riguardanti la crisi della politica italiana. Dopo avere visto la mostra di Lewis, padre del Vorticismo avversario di Marinetti, un personaggio molto discusso di cui a breve uscirà un libro italiano di Stenio Solinas, La prima biografia-saggio in italiano edito da Neri Pozza.

Vorrei spingermi a Rovereto dopo la Mostra del Cinema in Laguna per vedere al MART 150 pezzi tra sculture, video, manifesti, spot, installazioni, pubblicità dell’amico scomparso da Anni Armando Testa che negli ultimi anni amava tanto anche dipingere. La mostra è stata realizzata in occasione dei 100 anni dalla nascita. Per chi è rimasto a Milano consiglio la mostra allo Studio Museo Messina dove si può ammirare anche “Ritratto della danzatrice Aida Accolla” (in mostra) opera del 1968 a cura di chiara Fabri. Novemila sculture in Canada di ceramica tra rose, gigli e piume d’anatra ad alto fusto (ciascuna per ogni etnia) sono esposte nel giardino del Museo della natura a Ottawa per celebrare i 150 anni della nazione.

Alla Raccolta Bertarelli del Castello Sforzesco (il Castello possiede una stupenda Pinacoteca allestita dallo studio Albini di Milano considerata opera di per sé), va in scena Vedute d’Otalia”. L’Italia tra il 1950 e il 1900 nelle immagini del Civico Archivio fotografico ..da Trieste a Napoli. Una rassegna ricca anche di cartoline che gli smartphone hanno cancellato insieme alla vera fotografia. Connessi o no in ferie non è un problema. Se mai una scelta indotta. Prendiamo Tim-Telecom ora in mano ai francesi, i quali hanno cambiato tutti i simboli e le procedure di chi usa Tim per il proprio cellulare o chiave internet, oppure il telefono fisso..Risultato tutto funziona male e lentamente. Oggi si ventila che nei tenattivi di accordi per la maggioranza di Fincantieri da Francia minaccia l’Italia che chiuderà le porte a Tim-Telecom per l’Italia. Follia o demenza poco importa..che se la tengano, certo cercando di limitare i danni agli utenti aziende o privati. Intanto noi ci siamo accaparrati dal Quatar la fornitura di 5 navi da guerra. Loro con i loro cantieri sono riusciti ad assere in perdita e a bruciare anche gli investimenti fatti dalla Corea. Tra due anni vedo già cadavere Macron con la sua “mamma”..la una fine breve come ha fatto Renzi. Peccato che per paura della Le Pen i francesi lo abbiano votato…ha fatto le stesse cose che aveva detto di fare la stessa Le Pen. In tanti stanno abbandonando la Francia per l’Italia anche con la “piccola cantieristica”…Quando sarò a Parigi tra poco vi saprò dire cosa ne pensano i francesi.


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