CHARLES AZNAVOUR IN TOUR IN ITALIA CON LA SUA VOCE INCONFONDIBILE DA GRANDE CHANSONNIER. LA CAPITALE LO ASPETTA IL 23 LUGLIO
E’ tornato in Italia con un tour l’ultimo degli chansonnier…(cantautore e attore) una categoria in via d’estinzione, nato il 22 maggio del 1924 in Francia imitato e ammirato in America. Vi ricordate da Maurice Chevalier a Charles Trenet, ma anche da Gilbert Becaut a Gilbert Montat e Simon Signoret. Un’arte che la Francia ha sempre posseduto. Una caratteristi tipicamente francese.
Mi emoziona ancora una volta sentire quella voce calda che quel piccolo uomo venuto dall’Armenia (almeno i suoi genitori) e mi è impossibile non ricordare quando lo intervistai al Baretto a Milano. Eravamo due colleghi. Si aggiunse poi mia figlia allora sedicenne. Fu molte gentile. Scese dalla sua stanza e si sedette su dei divani di velluto. Io su una poltrona. Un fotografo alle mie spalle. Il suo francese mi imbarazzava per la dizione perfetta. Solo Lucchini potrebbe competerrgli. Raccontò con umiltà la storia della sua vita non facile ma baciata anche dalla fortuna.
All’Auditorium della Musica progettato da Renzo Piano a Roma, dove lo scorso anno ho sentito il concerto del compositore e musicista Arturo Annecchino (mio socio nel mettere in scena spettacoli teatrali e radiofonici), torno il 23 (luglio 2017) sera, per sentire questo “piccolo grande uomo” che con le sue canzoni ha stregato il mondo, fatto innamorare. Un vero professionista che ancora oggi fa stupire giovani e meno giovani.
«Fai della tua vita un’avventura, sorprendi gli uomini e le donne intorno a te con umiltà, gentilezza, semplicità»
Parole di Charles Aznavour, voce unica, artista generoso, uomo straordinario! L’artista, che ha incantato milioni di spettatori in 94 paesi con un repertorio impressionate di 1.200 canzoni e 294 album, è stato selezionato dall’apposita commissione per entrare a far parte della Hollywood Walk of Fame per la categoria Live Theatre / Live Performance. Aznavour, a conferma dell’amore immenso che lo lega al nostra Paese, tornerà in concerto in Italia il 23 luglio all’Auditorium Parco della Musica di Roma per celebrare i suoi 70 anni di magnifica carriera.
L’artista concederà poi il bis in autunno: il 13 novembre, infatti, si esibirà al Teatro degli Arcimboldi di Milano.. Questi due importanti appuntamenti sono organizzati da Show Bees, Intersuoni BMU, Ventidieci e Dimensione Eventi in collaborazione con Patrick Shart, Alain Boyaci e Moonlight Productions.
Cantautore, attore, diplomatico impegnato semre per la sua Armenia, alla soglia dei 93 anni Aznavour non smette di stupire. Con la sua voce inconfondibile, tanto da meritare il soprannome di “Charles Aznavoice”, Aznavour ha dei numeri da record, con 300 milioni di dischi venduti nel mondo e 80 film all’attivo.
Perché Aznavour non è nient’altro che “un uomo con una classe folle, una professionalità indiscutibile, una volontà feroce e un artista dalla penna imbattibile che osserva il mondo con gli occhi di un ragazzino” [Paris March]. A Settant’anni di lunga e onorata carriera che lo scorso anno lo hanno portato a regalarsi un tour internazionale, macinando sold out ad Amsterdam, Dubai, Praga, Antwerp, Osaka, Tokyo, Barcellona, Marbella, Trélazé, Monaco e Verona. Concerti epici, intimi e generosi a cui non mancheranno i successi di sempre come “Tous les visages de l’amour”, cantata da Aznavour in quattro lingue (italiano, inglese, spagnolo e tedesco) e ampiamente reinterpretata da numerosi artisti come Laura Pausini (celebre la sua “Uguale a lei”), “La Bohème”,” Com’è triste Venezia”, “Ed io tra di voi” (reinterpretata anche da Franco Battiato) e moltissimi altri.
Ripercorriamo la sua biografia, credetemi, ne vale la pena. Charles Aznavour è nato a Parigi nel 1924 da immigrati di origine armena, Shahnour Vaghinagh Aznavourian, in arte Charles Aznavour, debuttò a teatro come attore di prosa. Nel dopoguerra, grazie a Edith Piaf che lo portò in tournée in Francia e negli Stati Uniti, si mise in luce come cantautore. Ma il riconoscimento mondiale arrivò nel 1956 all’Olympia di Parigi con la canzone Sur ma vie: uno strepitoso successo che gli permise di entrare nella storia degli chansonnier francesi. Il fatto è che Aznavour canti in sette lingue gli ha consentito di esibirsi in tutto il mondo divenendo ovunque famosissimo. Si è esibito alla Carnegie Hall e nei maggiori teatri del mondo, duettando con star internazionali come Nana Mouskouri, Liza Minnelli, Sumiva Moreno, Compay Segundo, Céline Dion e, in Italia, con Mia Martini e Laura Pausini. In Italia, inoltre, per quasi tutte le versioni italiane delle sue canzoni ha collaborato con il grande autore e paroliere Giorgio Calabrese, recentemente scomparso.
Come spesso avviene, all’estero le sue canzoni sono state spesso reinterpretate da numerosi artisti come Elton John, Bob Dylan, Sting, Placido Domingo, Céline Dion, Julio Iglesias, Edith Piaf, Liza Minnelli, Sammy Davis Jr, Ray Charles, Elvis Costello e moltissimi altri. Il suo impegno come cantautore non gli impedisce, come già abbiamo detto, di battersi da sempre per la causa armena, con un’intensa attività diplomatica che gli è valsa la nomina di Ambasciatore d’Armenia in Svizzera. “Ed io tra di, io che non parlo mai, capisco la vostra intesa…”.