CRONACA DI UNA E PIU’ RIVOLUZIONI.DALLA STORIA ALLA POLITICAE DALL’ARTE ALLE MANIFESTAZIONI SULLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

rAMPLINGimages8JYT97CELa storia recita così. Giovani è bene che lo sappiate. 1017 e 2017, due date da non scordare. Il 24 Ottobre del 1917, in una San Pietroburgo sospesa da giorni sul bordo do in inevitabile destino che sconvolse la Russia, Trotzkj decise che non serviva piu’ aspettare. Aspettare cosa, direte? La storia dell’antica Ris’ è sorta dalle acque del Dnepr…Così quel giorno per isolare dal centro della città il quartiere operaio di Voyborg, vera culla della Rivoluzione. Il governo taglia i collegamenti. I Soviet manda i reparti di Guardie Rosse..e fa muovere nelle acque della Neva l’incrociatore Aurora. I bolscevichi attendono gli ordini da tre giorni. E ponti sembrano tornare a funzionare. Nella notte quattro distaccamenti militari attraversano chini proprio quei ponti per attaccare il sistema della circolazione della città.

Trozkj (braccio armato del colpo di Stato, senza consultate Lenin (ideologo della Rivoluzione), decide che non si può piu’ aspettare e scende alla stanza 17 dello Smolmyj e dal Comitato Militare Rivoluzionario e intanto Antonov Ovseenko disegna con un cerchio sulla mappa della città il primo obiettivo: l’unico mezzo di comunicazione è il telegrafo. Sono passati alcuni mesi dall’ultimato della Duma, il Parlamento…arrivano la ribellioni degli Ufficiali e lo zar deve abdicare. Intanto il colpo di Stato avviene contro Kerenzkj. Prendono anche il controllo del giornale di destra, la Russkaja Volja. “Solo una guerra civile poteva liberare l’umanità dal giogo capitalista”, aveva sempre inneggiato Lenin da Zurigo…un esilio. La fine dello zarismo è dovuto al fatto che i tedeschi danno a Lenin un treno blindato per l’ideologo della Rivoluzione Rossa che lo riporta in Russia. Alla caduta del Palazzo d’Inverno a Lenin “vengono le vertigini”. Kerenskj fugge e così il potere in quel fatale Ottobre passa nella mani bolsceviche. L’imperatore viene assassinato, inizia la guerra civile e dopo la morte di Lenin nel 1923 (Tumore) si apre lo scontro tra Stalin e Trotskj e fra Stalin e gli altri dirigenti leninisti. Dalla fine degli anni Venti Stalin sarà il dittatore incontrastato della nuova Russia. Questa è solo in parte la cronaca di una rivoluzione. Consiglio per chi non l’avessi visto il bel film di Wajda “L’uomo di marmo” dove si vede passare sul grande Don, l’enorme stata di Lenin abbattuta ma 37592-Three_Billboards_outside_Ebbing__Missouri_2____2017_Twentieth_Century_Fox_Film_Corporation_All_Rights_Reservedrimasta ancora intatta.

Oggi di rivoluzioni se ne vedono molte, in tanti Stati come il Venezuela, Brasile, Birmania…ma se vogliamo citare oltre al conflitto dello Stato islamico l’inizio di quella che potrebbe essere una vera e propria guerra civile per l’indipendenza della Catalonia. Ignobile l’attacco delle forze dell’ordine di Madrid contro giovani, anziani da ore in attesa per potere accedere ai seggi e dare il proprio voto per la scissione dal Paese. Centinaia di feriti anche gravi e seggi distrutti. Interrotto il sistema di conteggio telematico. I voti favorevoli sono stati stimati intorno al 90 per cento. Alle urne si è recata il 42 per cento della popolazione. In tutta la regione e in particolare a Barcellona continuano le manifestazioni di protesta. Il leader della Catalonia , il Governatore ha annunciato e chiesto un tavolo di discussioni, negoziazioni per evitare la linea dura.

1946­/ 1948 è un’altra data da ricordare, questa volta per l’Italia. Le rivoluzioni si fanno anche per conquistare una Costituzione. Con il libro “La Repubblica inquieta” di Giovanni De Luna veniamo a conoscenza degli slanci e dei conflitti da cui nacque appunto la nostra Costituzione, una carta che da 70 anni ci rappresenta.

Vi parlo della strage di Las Vegas da parte di un uomo armato con un arsenale di armi anche pesanti. La polizia è riuscita a entrare villa Monte San Michele Caprinell’albergo da dove l’americano, a quanto pare malato ma che è riuscito a sparare a raffica su centinaia di giovani che assistevano a un concerto. La storia delle armi facili continua…il denaro prevale su tutto.

Sono contenta che Amazon si sia presa una bella multa per evasione fiscale dalla UE, la stessa cosa dovrebbe toccare oltre a Starbucks, colosso della ristorazione e Google….la lista cresce. In questo momento sono al mare in un luogo ameno e allo stesso tempo  stimolante sotto il profilo introspettivo, rilassante e ricco di storia. Me lo merito, Non ho fatto mare tutta estate. 

Rivoluzione è anche quella che si chiama “Prendiamoci la libertà” in nome della violenza contro le donne che ogni giorno sono vittime di soprusi e inganni, violenze, intimidazioni…

A Torino c’è attesa per il Salone del Libro e intanto cresce la polemica tra Milano e il capoluogo piemontese. A Torino vengono sparati da aghi da auto in corsa suoi passanti, una città che per me è sempre stata considerata un modello di vita. Fatto a parte la tragedia in Piazza San Carlo durante la partita della Juve sul maxischermo male organizzata: dal panico e senza via di fuga feriti e morti. Dove era la nuova amministrazione a 5 Stelle? E chi erano gli organizzatori? Tutto tace, persino i giornali. Perché oggi il giornalismo, mi spiace dirlo fa buchi da tutte le parti…

Stando sempre su Torino vi do una notizia un po’ piu’ confortante: la Cinzano compie 260 anni di storia e il Museo del Risorgimento Fang 2fino al 14 gennaio 2018.

Un libro della Utet racconta grazie a Eric Lax “Woody Allen dall’inizio alla fine”, foto e conversazioni su il cineasta americano durante la lavorazione del suo film, spiegando anche come è sopravvissuto alle rivoluzioni del cinema USA. Vengono riportate anche le parole del foglio Moses che lo difese contro l’ex moglie Mia Farrow. Le accuse della Farrow erano di seduzione e violenza nei confronti della sua figlia adottiva che poi è ancora oggi la compagna del regista. Vi lascio e mi vado a leggere la vita dello scrittore Vladimir Nabokov, prima di incontrare Lolita. La casa editrice Adelphi sta riproponendo le opere giovanili dello scrittore russo. Un esempio? “La Gloria”, un romanzo pieno di malinconia per la patria perduta scritto divinamente.

 


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