Attenzione alla droga in rete. Arrivano fregature molto pericolose a basso prezzo.

Nonostante sembri che il consumo di droga sia in calo, la richiesta sulla rete, specie da parte dei giovani è in aumento. Il guaio è che sulla Rete le sostanze che si trovano sono devastanti, addirittura a prezzi da supermercato. TUtto ciò è testato da esperti. Allora qua, quale è il vero pericolo?  Molti ragazzi minimizzano e la stessa cosa lo fanno i genitori, soprattutto perchè sono certi di capire se un figlio assume droga o meno, dai suoi comportamenti. La cosa è assurda e sbagliata, perchè quando arrivano i “primi segnali” e se arrivano, ormai è troppo tardi. La Cannabis crea dipendenza quanto l’eroina. Ma torniamo al fatto che i segnali non arrivano mai, spesso anche al genitore più attento. Inoltre è difficile analizzare una stanchezza che può dipendere da vari fattori.

Eppure dei ragazzini tra i 13 e i 15 anni sono stati trovati dai Carabinieri in alcuni borschi vicino a Bolzano (sbronzi e drogati). La stessa cosa avviene spesso durante le gite scolastiche. A Genova lo spacciatore (spesso un altro ragazzo, pusher) è stato messo in manette e addio allo “sballo di classe organizzato”. Un tempo i giovani la mancia (ora si chiama “paghetta”) la utilizzavano per merende, benzina per il motorino, acquisto di magliette-t-shirt, andavano da Fiorucci o in qualche discoteca pomeridiana, oggi diversi si fanno di droga. Una pastiglia di ecstasy viene venduta per 5 euro circa, lo stesso prezzo dell’erba per una canna. In caso di consumi non monodose è chiaro che c’è lo sconto di gruppo, ma si sa che quando si è in tanti la qualità della “roba” è sempre meno controllata e tutti si sento in dovere di fare i gradassi, convincendo i dubbiosi a non rombere le scatole dicendo loro “buttati zio!”. “Zio” è un termine usatissimo come “zia”, nei confronti di un’amica o un’amico.

Anche se la droga, lo si sa, non è più quella di una volta , meno “buona” senza controllo, taglaita, da fastidio (Risè ha scritto un libro molto istruttivo e divulgato anche nelle scuole), ma a quanto pare poco serve, perchè sentirsi dire che non esiste droga leggera e droga pesante, non piace), spesso gli stessi adolescenti usano linguaggi e modi per comunicare su internet o al telefonino o con sms, camuffati, ma la polizia con le sue intercettazioni riesce a comprendere il linguaggio camuffato. I dati che emergono dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio, sono allarmanti. Stando al parere del Capo Dipartimento, Giovanni Serpelloni “…è molto calato il numero dei consumatoridi stupefacenti, da 3 milioni e 900 mila a 2 milioni e 900 mila circa. Il consumo riguarda ogni fascia di età. Sono diminuiti per fortuna, anche i morti 374 nel 2010, prevalentemente anziani. Ma invito alla cautela. Ci sono droghe sintetiche vendute online negli ultimi due anni se ne sono scoperte 150 di nuove che non sono entrate ancora a pieno titolo, diciamo, nella “classifica ufficiale”.Il secondo motivo di allarme è il contento e non è da sottovalutare..”. Il Thc, ossia il principio attivo della cannabis, è passato dal 3-6 al 38 per cento. Stando sempre a dati ufficiali, in Olanda, quando supera il 15 per cento, si equipara all’eroina. Ma il punto rimane la grandezza del mercato, un aspetto sottolineato anche dallo psichiatra Riccardo Gatti, Direttore del Dipartimento delle Dipendenze della Asl di Milano: “I genitori o il genitore, pensano al percorso cannabis-eroina tossicodipendenza-emarginazione o alal sbronza con gli amici. Oggi invece, l’alcool è utilizzato come sballo ragionato e ci sono droghe che permettono di condurre una vita quasi normale, solvo portati la sera in ospedale d’urgeneza”.

Anche il Direttore del Centro Antiveleni di Niguarda, Franco Davanzo, sostiene:”Un tempo i medici del Pronto Soccorso si rivolgevano a noi per pazienti con sostanze attribuibili a componenti precise. Ora c’è una confusione terribile. Oggi arrivano ragazzi che hanno mischiato sostanze diverse e sconosciuto acquistate attraverso internet, dove hanno meno difficoltà a procurarsele”. Mentre continuano a esistere le vecchie droghe il difficile è riuscire anche a monitorare l’offerta. All’incirca verso la terza media i ragazzi iniziano a procaccaire erba e droghe varie senza conoscerne la provenienza e fidandosi di altri ragazzi per il contenuto. Da loro non arriva più l’eroinomano senza denti e con la siringa a proporre il pacchettino, ma un amicoo di un amico, vestito alla moda come loro, che magari studia nello stessa scuola media o liceo. Se in terza media qualcuno ha già provato l’hashish, la ketramina e l’ecstasy la si prova verso i 16 anni. Bologna è la città “test market” ma la responsabile del Comune addetta al controllo della dipendenza è Maria Cristina Zambon, un servizio messo a punto dall’assessore alal Sanità, Luca Rizzo Nervo.

E’ persino scontato dire che le discoteche sono uno dei maggiori luoghi dove droga e alcool circolano e gli incidenti, spesso mortali, sulle strade di notte ne sono la testimonianza drammatica. Il messaggio che deve arrivare è che il mercato è feroce e che non si sa mai che cosa si compera.Tra pasticche e liquidi pare inodore. Pare che il Ghb sia la droga dello stupro proprio perchè è inodore e viene messa in bicchieri o anche spruzzata.

Un buon libro nuovo per sapersi come destreggiarsi sul tema rivolto ai genitori, ma anche a ragazzi intelligenti, è “Assuefatti”di Sara Casassa e Antonella Fiori (San Paolo Edizioni), ricco di approfondimenti e di novità. Usare l’erba e pensare che la si sa usare bene non è un buon viatico e non significa proprio nulla. Ogni persona reagisce in maniera diversa e cuore e cervello hanno reazioni inaspettate. Mai andrebbero mischiate all’alcool e mai andrebbero prese. Persino un Paese come l’Olanda ha fatto un passo indietro sulla liberalizzazione e sulla vendita in punti della città; da ora è vietato a uno straniero acquisrla. Certo si daranno da fare i residenti, ma sono molto controllati.

La scuola può fare molto, specie con l’aiuto delle famiglie. Pare che tredicenni, sia ragazze che ragazzi conoscano i nomi di tutte le droghe ma non hanno idea di che cosa esse contengano e quali richi vanni incontro. Giorgia Iafrate della Sesta Sezione della Squadra Mobile di MIlano ogni anno va in diverse scuole medie e superiori a portare avanti il progetto “Agite” perchè su un cervello in formazione i danni possono essere gravissimi. Si spera che presidi e insegnanti sia interessati al tema e che invitino i Risè o la Squadra  di Milano a tenere lezioni sul tema. Il resto spetta ai genitori che spesso sono convinti che i loro ragazzi neanche fumino una sigaretta. Dare stimoli, buoni esempi, creare interessi, consigliare sport ai ragazzi è compito invece di tutti, genitori, parenti, zii, amici e persino vicini di casa.

La prossima volta parleremno dei costi di queste sostanze. Il dibattito è aperto…..


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