La Johansson nei panni di un'aliena e il pirotecnico Gilliam

Nelle vesti di una aliena la bionda Scarlett Johansson viaggia attraverso la Scozia. Succhia il sangue degli umani e così pensa di potere capire meglio un mondo visto altrimenti da occhi alieni. In compenso in “Moebius” del coreano Kim k-Duc, una famiglia affonda fra incesti, tradimenti e mutilazioni, quasi che questa settantesima Mostra non riuscisse a vedere l’istituzione familiare se non con gli occhi della depravazione più assoluta.
Questi i film di oggi, coronati in serata dalla proiezione del documentario The Unknown Known, l’avvincente ritratto, fatto da Herrol Morris di Donald Rumsfeld, uno dei grandi architetti della guerra in Irak.
Ieri era stata la volta del pirotecnico Terry Gilliam, autore di “The Zero Theorem”, con un cast di eccezione: Matt Damon, Christof Waltz e Tilda Swinton. Nella pellicola si racconta di un genio del computer che mira a un progetto il cui scopo finale è sapere se l’esistenza umama abbia un fine oppure no. A ruota era seguito, “Ana Arabia” di Amos Gitai, cineasta amato dai cinefili per l’uso del paino sequenza da un lato, delle comunità di reietti, ebrei e arabi dagli altri.
“Palo Alto” di Gia Coppola, nipote di Francis Ford Coppola, la vediamo come debuttante; giovane ma piena di entusiasmo si sente fortunata a potere interpretare attraverso la “video camera” uno dei libri di James Franco, “Palo Alto Stories”, un testo in cui la neoregista si riconosce perché è da molto tempo che vuole mettere in scena e parlare quindi dei problemi giovanili in maniera vera, spontanea, con le loro delusioni, le loro illusioni, la loro forza e la timida presenza nell’affacciarsi in un mondo che non ha molto da offrire, almeno per il momento. Ha voluto ringraziare James Franco per avere dato pagina bianca sul come usare il suo testo, sostenendola e lasciandole tutta la libertà che un adolescente si deve prendere. Giovanissima la stessa Gia Coppola ha voluto come direttore della fotografia Autumn Cheyenne Dorald, montaggio Leo Scott con Emma Roberts, James Franco, Jack Kilmer, Natt Wolff, Zoe Levin, Claudia Levy.
La Coppola è nata nel 1987 a Los Angeles dove vive e dove ha frequentato l’Acher Schoolfor Girl a Brantwood, California, prima di iscriversi al Bard College. “Mi piace scrivere, sviluppare personaggi, raccontare storie e usare macchine diverse e complesse, il cinema mi attira perché assomiglia a qualcosa che già facevo..” ha dichiarato la stessa regista. La critica e il pubblico si sono divisi qui al Lido sulla storia di questo tema dell’adolescenza, il modo in cui viene raccontata: del resto è un tema che da qualche anno ha preso piede nell’editoria e nei film, basti pensare al fatto che la Palma d’Oro 2013 a Cannes è stata data al film “La vie d’Adèlé”, un film francese molto discusso e per certi versi noioso. La Coppola ha per il momento dimostrato che sa usare la macchina da Presa.


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