LA NOTTE DEI LEONI NELLA SALA GRANDE NEL PALAZZO DEL CINEMA DEL LIDO DI VENEZIA. IL LIDO DELLE MERAVIGLIE. ECCO LA SUA STORIA

Venezia divenne meta d’ èlite di intellettuali e aristocratici grazie ai primi Grand Hotel. Fu un rande imprenditore che avendo davanti un litorale fantastico e una città storica unica al mondo. J.P. Morgan nel 1012 scriveva: “In America chi ha visitato l’Europa si parla di piu’ del Palace Excelsior al Lido che di Palazzo Ducale a Venezia”. In questo modo il celebre imprenditore banchiere diffondeva la notorietà di Venezia e del suo Lido. Così la laguna conquistò il mondo. Poi venne anche la costruzione in stile palladiano dell’ Grand Hotel des Bains dove Visconti girò il film meraviglio tanto drammatico, esempio di un estetica e di un intellettualismo sublime, “ Morte a Venezia” con attori di grande mestiere. La peste imperversava ancora a Venezia per la terza volta a partire dalla prima grande nel 1600.

Tra la fine dell’’800 e l’inizio dell’900 la città godeva di un turismo del Grand Tour, un turismo internazionale. Un libro scritto da Claudio Gerballo, “Compagnia italiani dei Grandi Alberghi. Editore Giappichelli.  Pare che già nel 1872 gli stabilimenti dei bagni del Lido erano ricercati per  cure con acqua marina. Simbolo di una ricchezza?  Il Grand Hotel des Bains venne inaugurato nel 1900 e possiamo dire che lo inaugurò il grande Thomas Mann al quale si ispiro’ Luchino Visconti. Chi si scorda il ragazzino dal volto femminile, Tazio e la bella Silvana Mangano?  Abiti lunghi e di pizzo, grandi cappelli e per i ragazzi calzoni a righe e grandi ombrelli di pizzo…Regnava una solenne quiete in quegli alberghi e regnò a lungo tempo. Io avevo un Capanno al DesBain in stile Orientale e veneziano, un misto da dove i ragazzi e le famiglie potevano anche magiare nei capanni con tende allungate, spogliatoi…L’alternativa era pranzare o cenare in hotel. Negli anni 1980 si creo’ una piccola piscina nel bel parco del Des Bains e un piccolo ristorante all’aperto. Poi la struttura prima di proprietà di una grossa società che gestiva anche Il Gritti a Venezia lo abbandonò e da allora si puo’ dire che cade a pezzi. Non è possibile che si possa fare morire un pezzo di storia. Aristocratici, re, regine, scrittori, registi, imprenditori si dividevano nellungo e profondo litorale dal Des Bains all’Excelsior, diventato ultimamente il centro d’ospitalità delle stars del Festival del cinema. I camerieri in questi due alberghi, l’Excelsior in stile Moresco, di grandi dimensioni, servivano a passi felpati. Si sentiva il tintennio delle tazze da the, una parola sussurrata, ma il vociare  dei bambini era impossibile da soffocare. I miei figli hanno avuto da piccoli e da ragazzini la fortuna di fare parte delle vacanze qui, avendo la nostra famiglia una bella casa a Venezia. Io e mio marito ci siamo laureati a Venezia (architettura e Storia dell’Architettura e dell’Arte) e la casa l’abbiamo sempre tenuta. Ora mi serve molto anche quando lavoro alla Mostra del Cinema di Venezia come giornalista. Ma questo anno il Festival è stata una tragedia tra film, la maggior parte, il metodo Portale Boxit e i disservizi per giornalisti.

Il Lido divenne una calamita per la Belle Epoque, un luogo di cure e svago per i ricchi mondani.  Dopo la Prima guerra mondiale, il Conte Giuseppe Volpi di Misurata ebbe l’idea di aprire un grande campo di golf che venne inaugurato nel 1930. E fu sua anche l’idea di creare una Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Prima al Mondo, che venne finanziata dalal Ciga con 25 mila Lire e fu inaugurata sulla terrazza dell’eccelsior. La Giga era proprietaria del Des Bains anche se le proiezioni fino alla guerra si tennero in piazza San Marco a Venezia. La Giga fallì,a per anni era la Compagnia Italiana Grandi Alberghi. Va precisato, e per questo riprendo questo articolo che gli architetti dell’Hotel Des Bains furono Francesco e Raffaello Marsich, mentre per l’Excelsior il progettista fu Giovanni Sardi.

Ecco i Premi della 77esima Edizione del Festival del Cinema 2020, Francesco Favino si è preso la Coppa Volpi, un film, “Padrenostro” dove il terrorismo degli anni ’70 in Italia è solo un eco lontano. Favino riceve anche il Premio per il migliore attore. Leono d’Oro a Nomadland di Chloè Zao, la prima donna a riceverlo dopo 10 anni; Leone d’Argento l film di Michel Franco, Nuevo Order, brav

a l’attrice Frances McDorman. Ma i peggiori film della mostra sono stati “Und morden die ganze Welt”, e putroppo per me e per anche per altri– “Nuevo Order”. Zao (che vive negli Stati Uniti), ha portato a Venezia da Pechino la storia di ex insegnante costretta dalla crisi economica a vivere in un camper….La Coppa Volpi è andata a Vanessa Kirby, per la migliore interpretazione femminile nel film “ Pieces of a Woman. Nonostante l’ottima accoglienza per il film Miss Marx di Susanna Nicchairelli e Notturno di Francesco Rosi che a me non è piaciuto (bravi gli attori, ma….”Cari Compagni” di Andrea Konchalovsky….”, vince il Premio speciale della Giuria. La miglior regia a Wife of a spy di Kiyoshi Kurosawa, mentre l’utopia  violenta

 

di Michel Franco in Nuovo Orden incassa il Gran Premio della Giuria, The Disciple dell’indiano  Chaitanya Tamhan

e, si aggiudica la miglior sceneggiatura. Soddisfazione per l’Italia nella Sezione Orizzonti vinta da un iraniano Ahmad Baharami con The Westland, dove Piero Castellitto, regista de “I Predatori”, vince per la miglior sceneggiatura..un ringraziamento a Giorgio Montini. Il Premio l’ha dedicato a Lav Diaz con Geniu Pan, miglior opera prima e Premio speciale della Giuria sempre Orizzonti. È stato dedicato a  Anna Rocha De Sousa che saluta il ricordo sulle scene nel 2003 a Hollywood con Love Actually.

Favino l’ha voluto dedicare il Premio al Vicequestore, Alfonso Noce ferito in un attentato nel 1976. Rimpiangendo i bei tempi ci si augura che almeno il Des Bains torni al suo splendore. Vi consiglio intanto di vedere “Gli amanti” di Nicole Garcia con Pier Niney…e quello di Abel Ferrara nonchè The Duke con la brava Ellen Mirren e Jackie Brant. Jim Broadbent  diretto da Roger Michell (UK) che narra la storia di Kempoton Bunton , pensionato sessantenne e taxista che ruba un ritratto di un Duca….


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