” NIENTE COGNAC NIENTE NIENTE FILM” DISSE BARNEY ROSSET AI DOGANIERI NELLA CECOSLOVACCHIA NEO-STALINIZZATA

Vi ricordate Dillinger il rapinatore delle banche americane durante la Depressione? Partiamo da li… “Niente cognac niente film” disse Barney Rosset ai doganieri che nella Cecoslovacchia neo-stalinizzata del 1948 volevano sequestrare la sua scorta di liquore. Era il regista di Strange Victory, “un rabbioso promemoria indirizzato all’America sul fatto che dovessimo ancora affrontare i nemici del razzismo e del fascismo a casa nostra”, e aveva accolto l’invito a proiettarlo in un Paese comunista come un atto di fratellanza ideologica. All’epoca Barney aveva meno di trent’anni, da bambino il suo eroe era stato John Dillinger, il rapinatore di banche nell’America della Depressione, appena quindicenne aveva fondato il giornalino scolastico Sommunista, poi ribattezzato Antitutto, a venti firmato la petizione contro la proposta di restrizioni legali al Partito comunista americano, a ventiquattro ne era diventato un membro. Possedeva, insomma, un pedigree ideologico di tutto rispetto, con tanto di note dell’ Fbi a margine, a cui però faceva da contrappunto l’essere figlio di un banchiere, non aver mai frequentato una scuola pubblica, avere già l’automobile quando i suoi coetanei andavano al liceo in bicicletta, considerare il baseball altrettanto importante della politica e noiose le dispute intorno al marxismo. Per quanto si sforzasse, Barney Rosset era soprattutto un edonista o, come da cinefilo si compiacerà di ricordare per meglio far comprendere il perché della sua difesa politica del cognac, era preda “di quello che si potrebbe definire ‘il paradosso di Ninotchka’ . Amavo il piacere quanto amavo la giustizia”. Ninotchka è il bellissimo film con Greta Garbo nelle vesti d un’inflessibile commissaria bolscevica che, sbronza e innamorata, fa il suo Discorso ai Popoli del Mondo: “Compagni, la civiltà sta per crollare, la borghesia è prossima all’estinzione…Ma…non subito…per favore, aspettate…Non c’è fretta…ancora qualche minuto…siamo felici”.


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