QUANTE STORIE. LIBRI, SCRITTORI E LETTURE. MA ANCHE AL VIA CON LE APERTURE DI MUSEI, TEATRI E CINEMA MOLTO CONTINGENTATI E DIFFICILI DA PRENOTARE. O SI MUORE DI VIRUS O DI DEPRESSIONE E DI FAME

L’estate è alle porte ma per ora possiamo godere di qualche giornata di sole. Tra l’attesa dei vaccini, l’idiozia della carta verde come lasciapassare tra le regioni, i mille tamponi per l’estero, le non date precisate perche’ si posano fare programmi per fiere, salone del mobile, eventi, regioni gialle o bianche..ormai addio prenotazione degli stranieri…alberghi ristorante con coprifuoco alle 22 anche a luglio…ma ci stanno prendendo per i fondelli? Credo di si. Il virus gira solo a certe ore a quanto pare..Draghi non fa una mossa ma pensa al Recovery Found, poi chi controllerà l’uso in questi anni dei soldi che arriveranno a debito dall’Europa perché gli stessa vadano a buon fine ..infrastrutture, scuola, lavoro, sanità, fondi per le nuove generazioni, per la digitalizzazione…per ora non l ‘abbiamo nemmeno sui vaccini…sui treni i pendolari si ammassano e non la vogliono capire di fare orari scaglionati, la stessa cosa vale per i mezzi di trasporto, autobus, tram, metropolitane…nei supermercati tutto è concesso invece, libertà trionfa e le povere cassiere non hanno la precedenza per i vaccini. La colpa è sempre dei giovani che riprendono la scuola? A loro è stata portata via la gioventu’ perché il virus girerà ancora 4, 5 anni, a noi sessantenni e passa gli ultimi anni decenti, a meno che non veniamo investiti da un auto, non ci arriva un tumore o ci fa crepare il vaccino …altra ipotesi che questo ci distrugga il DNA. La vita è un quiz diceva qualcuno….Goethe..solevascrivere..potere alla scienza ..coloro che piu sanno devono piangere il loro fato. La scienza è un’opinione, la matematica no. Distinguiamo.

Per fortuna a Milano è tramontata l’ipotesi di creare un tunnel che avrebbe fatto da congiunzione al Museo del Novecento, nei sotterranei manca lo spazio e allora perché gli architetti che hanno concorso a questa idiozia barbottano? Il Museo del Nocevento era L’Arengario, distrutto al Suo interno da un architetetto che lo ha reso una boiata, strutturato violando le parti interne dell’edificio. L’Architetto, autore dell’Arengario si rivolta nella tomba (io abito in un edificio da lui progettato e come tutte le cose preziose devono essere protette dalle Belle Arti),parlo di Giovanni Muzio, autore di numerosi edifici tra i quali la Triennale, l’Universita’ Cattolica, Il Mausoleo ai caduti ecc….la lista è lunga. Due torri con una passerella toglierebbero la prospettiva che parte da piazza della Scala a Milano per poi passare da Piazza Duomo fino fino a Piazza Diaz e al grattacielo Martini. Ci mancavano le Piramidi di vetro come al Louvre…quelle di Pej. In questo periodo i soldi andrebbero messi in opere piu’ serie ed urgenti. Tra i ciarlatani anche la massa di virologi che cambiano parere dal giorno alla notte da un anno e mezzo. Ora dopo il vaccino via la mascherina, eppure è provato che in base agli anticorpi e non solo, uno si ammala meno gravemente di Covid ma puo’ lo stesso contagiare. Copiamo l’Inghilterra?! La gente è frastornata, terrorizzata, si sente ledere la privacy, le libertà personali, la Costituzione ne era garante…E i vaccini che cambiano pelle che cambiano nome e che sono diventati un altro affare in tempi di pandemia….Ma lasciamo perdere. Torniamo all’architettura delle nostre citta’. E’ normale che Inez abbia venduto agli americani la Torre Velasca progettata e costruita dallo studio BBPR, Banfi, Belgiojoso, Peresutti e Rogers? La stanno ristrutturando…Quindi non solo i cinesi comprano i nostri beni piu’ preziosi ma anche l’America, gli emirati arabi ecc…Uno schifo. Uno schifo di classe politica. Bestie senza cultura, attaccati al Dio denaro. Quante storie….

Lisa Ginzburg esce con il volume “Cara Pace”(Ponte alle Grazie)…personalità intermediarie tra New York e Parigi. Un libro che consiglierei per distrarci da tanta bruttezza è “Di Luce propria”, edito da Mondadori, scritto da Raffella Romagnolo..si parla di un orfanotrofio genovese, di un bambino “difettoso”, di mozzi e di pastori giovani che mungono vacche e pintano patate. A un certo punto entra in scena il “padrone” che ha bisogno di un assistente, è Alessandro Pavia, fotografo che solitamente esegue ritratti. E’ lui che insegna l’alfabeto, la politica e la nuova arte novecentesca che è la fotografia….L’occhio cieco attraverso l’obiettivo vedo molto di piu’ di quanto si pensi, nell’Italia dei tumulti ma anche delle proteste operaie di fine Ottocento. Mute preghiere sulla ruvida tela di Genova dove ora persino lAcquario meraviglioso ricco di delfini e foche ecc.. languisce, senza pubblico, senza..”ristori”, senza bambini.


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