RI-SCATTI…IN MOSTRA ALLE GALLERIE D’ITALIA A MILANO
“ Ho sempre pensato che per risvegliare le coscienze dovremmo portare gli ultimi nel centro delle nostre città. Quando questo accade li allontaniamo perché ci da fastidio vedere persone fragili davanti alle vetrine sfavillanti che magari ci chiedono l’elemosina”, spiega la curatrice Dalia Gallico. Questa mostra fotografica – RI-SCATTI – ha il merito di portare gli “ultimi” al centro di modo diverso, da protagonisti, riservando loro il vero palcoscenico della vita che solitamente si lascia ai grandi fotografi. Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo è di questo parere mentre commenta il suo addio all’Istituzione che ha guidato per 22 anni. In totale Guzzetti si è occupato di 30 mila progetti finanziati e 3 miliardi investiti nel sociale e nel welfare.
In questo modo la Fondazione Cariplo persevera il filo rosso che da sempre lega i propri progetti: in questo caso fino al 1 settembre si potranno ammirare le opere di 13 fotografi di strada senza fissa dimora. Nessun nome dunque. Cos’ nelle eleganti stanze della Galleria d’Italia, un tempo Banca Commerciale realizzata come tutta piazza della Scala dall’architetto Luca Beltrami. Un viaggio dalla periferia al cuore della city. Non si tratta di un normale reportage come sostiene Federica Balestrieri, fondatrice di Ri-Scatti- Onlus. “Gli autori piu’ di ogni fotografo professionista hanno saputo aderire alle storie che raccontavano. Si parla di 9800 fotografie realizzate durante un workshop ma in mostra se ne vedono solo alcune. Il progetto è durato un anno, durante il quale molti hanno seguito con estremo rigore le lezioni. Altri si sono persi, inghiottiti dalla strada e oggi ci rimangono solo le loro visioni impresse su carta fotografica. Altri ancora si sono raccontati in video.
Ci sono bambini che ridono e saltano per strada. Altri attori da circo che si esibiscono, mentre altri ancora sono pugili che si allenano nelle palestrine di periferia proprio come in “Rocco e i suoi fratelli” di Luchino Visconti.