"SERVO PER DUE" CON LA REGIA DI PIERFRANCESCO FAVINO E PAOLO SASSANELLI AL TEATRO MANZONI DI MILANO IN PRIMA ASSOLUTA. "IL MIO GOLDONI E' UN PO' FELLINIANO E UN PO' MODERNO"

In stile varietà, Pierfrancesco Favino mette in scena il suo “Goldoni”, “Servitore di due padroni” dell’inglese Richard Bean (2011), “One mam. Two Guvnors”. Una brigthon degli anni ’60; a Londra è stato un grandissimo successo. Da qui l’idea di Favino e Sassanelli di riambientare il tutto in una Rimini degli anni ’30, affascinati di quella formula diversa di fare teatro e varietà insieme, divertente, moderno con tante belle canzoni del nostro Paese in un atmosfera un po’ felliniana. I canoni della commedia dell’arte ci sono tutti, non manca niente anche se qui Arlecchino è un Pippo che vaga per Rimini, squattrinato e senza un lavoro, furbo e bugiardo come Arlecchino che appena gli capita l’occasione prende al volo due lavoro in contemporanea causando incomprensioni e pasticci anche se non manca un lieto fine.

I dialoghi e le danze in costume dell’epoca sono accompagnate dalla musica dal vivo dalla Band da Ripostiglio; gli stili sono misti e anche le scene, si passa da un interno di una casa borghese stile Liberty per arrivare a una spiaggia e a una canottieri dove c’è un ristorante e un albergo fino alla discesa dall’Olimpo di Wanda Osiris. Ogni attore tutte le sere cambia parte. La commedia dell’arte diventa commedia all’italiana, cabaret. Fino al 31 dicembre la compagnia garantisce uno spettacolo lungo e divertente fatto da veri professionisti con canzoni delle nostre mamme e nonne, in un Italia dove il ritratto del Duce era ancora appeso in casa. Qualche trucco che non vis velerò rallegra la serata pescando tra il pubblico una “ingenua e ben preparata ragazza”. Benjio, chitarre, mandolino, batteria e violoncello sono sempre ben in vista sull’elegante palcoscenico del Teatro Manzoni di Milano che sta anche organizzando spettacoli di cabaret, aperitivi in concerto e lavori per ragazzi come Herry Potter e gli incontri voluti da Sylos Labini: per luned’ 15 dicembre alle ore 21 è previsto un incontro tra Massimo Fini e Pietrangelo Buttafuoco.

Tornando al nostro Favino possiamo dire che si tratta di una commedia pirotecnica anche, fresca nelel battute, nella mimica e ginnica. I salti e le danze lasciano stupito lo spettatore per abilità e agilità e coordinamento. I costumi sono molto belli e diversi tra loro in modo da non fare sembrare che tutti appartengono allo stesso mondo. Le acrobazie e i canti da “Come posso avere mille lire al mese” fino a”Tullipan” e “Ma le gambe…”,  mette in luce pregi e difetti di una nazione, del meraviglioso popolo italiano. tra i protaginisti Bruno Armando, Gianluca Bazzoli, Pierluigi Cicchetti, Diego Ribon (Favino). Il regista romano e protagonista dihiara: “Cerco sempre cose diverse per sture, per stupirmi, per creare continui colpi di scena  all’insegna del divertimento intelligente. Colori, luci, suoni creano come direbbe Verdono “Un sacco bello o un classico bello!”. (teatromanzoni.it). (Ingresso da 21 euro).

 


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