E’ TEMPO DI FOTOGRAFIA. UN’ARTE ORMAI RICONOSCIUTA COME UN SUO SPECIFICO TRA STUPORE, TECNICA E POESIA. LE IMMAGINI DI KERTESZ DI CAPA, BERT STERN E DENNIS STOCK

CAPA PICASSO E OMBRELLOdownloadPrima di inoltrarci nelle mostre di due grandi maestri, vale la pena segnalare l’arte fotografica di Ronaldo Schemidt, un venezuelano che ha saputo scattare le piu’ emozionanti e drammatiche foto attuali.  La rassegna Press Photo 2018 tramite France Press. L’organizzazione dichiara che i partecipante sono stati 4000, di 125 Paesi ma clic scelti sono stati 70mila. Partita la mostra  a Fort di Bard (Aosta) è ora itinerante.

Torniamo alla poesia e allo stupore di André Kertész ospitata al Centro Culturale di Milano in largo Corsia Dei Servi: 90 scatti in puro bianco e nero (www.centroculturaledimilano.it).  Racconta di lui Cartier Bresson; “…che..tutto quello che abiamo fatto Kertesz l’ha fatto prima”. La rassegna è curata da Roberto Mutti e ideata ad Camillo Fornasieri, organizzita dal Jeu De Paume che ne conserva l’archivio.  Lo spettatore si si trova davanti alla meraviglia di un racconto tra tappe esistenzaili e geografiche, Nato a Budapest nel 1894 e morto a New York bel 1985, ebreo ungherese, considerato uno dei padri fondatori andre-kerteszdella fotografia moderna. La particolarità di questa esposizione sono una decina di stampe a colori, poco note, virate su gamme cromatiche sobrie o delicate. Fotografia immediata e diretta di buon reportage, che non esclude l’aspetto sociale e umanista della vita quotidiana che cerca il senso profondo della vita, la sua esistenza.

Gli still-life che sospendono il tempo, dai parchi sotto la neve fino agli scorci parigine e newyorchesi al “Bacio “ rubato ad una giovane coppia di Budapest, Un bacio che ben hanno conosciuto Doisneau, Cartièr Bresson (discendente della famiglia Cartèr di orologiai di prestigio), ultimo ma non ultimo, Berego Gardin con molta probabilità gli devono qualche cosa.

KERTESZdownloadUn grande omaggio è stato fatto anche a Robert Capa, a Monza all’Arengario in piazza Roma, con al centro della retrospettiva 100 immagini in bianco e nero che documentano i maggiori conflitti del ‘900 di cui Capa, come tutti sanno, è stato testimone oculare dal 1936 al 1954. Morì saltando in Indocina su una bomba. Va ricordato che fu tra i fondatori di Contrasto. A Milano funzionano bene le iniziative dello ROBERT CAPA FOTO INSOLITAdownloadSpazio Forma in Galleria Meravigli, (ingresso gratuito), dove si fanno anche corsi di fotografia. Giacomelli, Berengo Gardin, Scianna e Viviam Maier. La Maier faceva la cameriera da giovane e coltivava la passione per il “bello” e con un occhio attento inquadrava con l’immagine i suoi soggetti preferiti. Grazie ai suoi autoscatti molto allo specchio, nelle vetrine per dare profondità e movimento alla foto; fu un’anticipatrice del selfie, Accululo’ centinaia di negativi senza dare un ordine e alla sua morte un giovane, credo americano, ad un asta ha comprato a scatola chiusa un mondo prezioso,


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