TOMMASO OTTIERI ALLA GALLERIA MILANESE RUBIN E L'ARTIGIANATO D'AUTORE CON IL CUORE IN MANO PER OLIVER TWIST

Gustave Flaubert consigliava ai giovani artisti, all’indomani del 1870 di essere parte attiva delle dinamiche del proprio tempo. La fervida atmosfera “fin de siècle”. Le belle e grandi tele che lo spazio milanese,la Galleria Rubinespone uno spaccato storico di una Napoli nella quale si forma l’autore stesso dei quadri di grande formato ad olio, Tommaso Ottieni. L’autore sembra avere trovato nella fotografia la sua definizione, ma l’immaginazione del pittore napoletano va oltre e la sua pratica diventa da immaginazione a una vera e propria realtà condita da una cultura postmoderna. “La città evocata”, commenta Massimo Bignardi nel catalogo che accompagna la mostra sottolinea che nella pratica Ottieni è solo realismo, nonostante continui  sognare le sue sirene. Napoli con le sue architetture, il teatro san Carlo con i suoi palchi e il suo bel palcoscenico, “Tangenziale”, “San Vincenzo”,la Chiesadi “San Gregorio” e “Corso”, alcuni con dominante rossa, altri gialla e altre tele blu o verdi sono un paradiso per gli occhi, dove la luce emerge miracolosamente e nel vortice delle sue architetture e panorami urbanistici come “Miliscola” o “Impalcature” o “Tunnel”, ritroviamola Napolidi sempre, affascinante e convulsa, così come in “Spirito Santo”, un altro olio che raffigura due palazzoni divisi da una piccola e lunga via con la gente che si accalca per la strada.

Straordinaria la tela “Paracaduti” dai toni rossi e dalla precisione urbanistica delle strade, dei palazzi, delle piante che sembrano fuggire via a colpi di spatola veloce. Estrema precisione in “San Luigi” un altro olio su tela del gruppo di lavoro del 2006, la piazza grande, il golfo, il mare i palazzi dal retro che sembrano spiare la grande scenografia. In “Plebiscito” e “Night” possiamo ammirare tutto il porto, il molo Beverello, le cupole della Chiesa e del Teatro san Carlo, Palazzo Comunale fino ad arrivare ad una panoramica dorata dai contorni neri; Napoli nella notte illuminata e sacra con il suo mare imperturbabile. “San Giuseppe” e “San Paolo”, due chiese dipinte nel loro interno con una precisione una modernità nel tratto che solo un grande pittore che è partito da una personale a Castel Dell’Ovo ed è arrivato alla sede dell’Ordine degli Architetti fino a Palazzo Orsini per raggiungere le Cicladi ed entrare nel mito. Come Bonnard, Ottieni modifica le strade, i palazzi e le torri per fare sognare sulla lunga distanza nelle mille trasformazioni che avvengono con il passare degli anni; così Ottieni stupisce attraverso i venti della Transavanguardia. La seconda bella mostra che presentala Galleria Rubindi via Santa Marta 10, insieme alla Contrada Artigiani di Como, ha per titolo “Mobili d’autore” e rimarrà aperta fino al 13 novembre. Il tutto è frutto della collaborazione del designer Erasmo Figini con gli artisti Mattia Bosco, Letizia Fornasiri ed Elisabetta Tagliabue.

I meccanismi che mettono in moto la creatività, superando gli schemi individualistici e valorizzando la creatività educativa e sociale.

Figini è riuscito a recuperare un’importante rete dedicata al recupero dei ragazzi, facendo per davvero con i maestri artigiani un lavoro di recupero dei mestieri, così i giovani hanno potuto e possono imparare i mestieri e le arti tradizionali. Il luogo centrale di questa attività è “Cometa”, una delle più importanti Onlus a livello nazionale dove i giovani possono trovare accoglienza e lavoro, ma anche una scuola di arti e mestieri come quella di via Santa Marta dove ha sedela Scuola OliverTwist a Milano, proprio come a Como. Decorazioni dinterni, laboratori artigiani, complesse lavorazioni diventate un’eccelelnza nel campo dell’arredo. “Contrada degli artigiani” è nata nel 2008 e contiana il suo lavoro. Mattia Bosco è uno dei più promettenti giovani scultori a livello nazionale. Letizia Forasieri, nota e affermata pittrice è da circa 15 anni che è rappresentata dalla Galleria Rubin che per l’esattezza ora si scrive “galleriarubin”; anche Elisabetta Tagliabue scultrice diplomatasi a Brera porta avanti il suo programma anche a livello internazionale, così pure Cristina Griner docente di Storia dell’Arte collabora sia con Cometa che conla Galleriadi via Santa Marta partecipando a molte fasi del progetto.

Chiuso la domenica e lunedì, ingresso libero. Tel.02-89096921.


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