UN CAMMINO LUNGO 150 ANNI. RICORRE QUEST’ANNO L’ANNIVERSARIO DELLE RELAZIONI TRA GIAPPONE E ITALIA. PER L’OCCASIONE A MILANO LA MOSTRA DI HOKUSAI..HIROSHIGE E UTAMARO

la-grande-ondadownloadLa cultura giapponese molto amata in Italia come in Francia dagli Espressionisti è stata praticata molto anche con la tecnica dell’incisione e del disegno da Monet. Ma veniamo alla storia dei rapporti Italia Giappone, senza il cui anniversario non ci sarebbe a Milano la bella mostra a Palazzo Reale di Milano. Il 27 maggio del 1866 la pirocorvetta italiana Magenta attaccò nel porto di Yokohama . I contatti culturali e commerciali tra Italia e Giappone erano inziati nel XIII  secolo e tra i Gesuiti che sbarcarono in Giappone  nel 1542 vi erano diversi italiani a parteciparvi.  Il primo trattato di amicizia e di commercio, un atto formale che nel 1866 aprì rapporti bilaterali tra di due Paesi. un rapporto che dura ancora oggi. Milano ha sempre vissuto in maniera speciale questa amicizia. L’esposizione universale ha rilanciato una nuova stagione. La mostra di Palazzo Reale dedica ai tre Maestri giapponesi dell’ukiyoe, Hokusai, Hiroshige e Utamaro celebrano ancora oggi un Giappone che nel nostro immaginario collettivo raccoglie i frutti di quel modo fluttuante , cosi’ geograficamente lontano ma ricco di magia come risulta dalle sue stampe magiche , sublimi capolavori dove aperti verso la modernità attraverso la vita sociale nella meravigliosa evoluzione della policromia.

Sempre negli stessi anni la nostra cultura veniva apprezzata in Giappone diventando anch’essa autentico oggetto del desiderio. L’arte e la cultura sono la linfa di un rapporto di vitalità ; linguaggi affini , segnale di una fecondità che continua a sorprendere il mondo con sorgenti di bellezza. In mostra troviamo un allestimento delicato fatto di tante carte e disegni delicatissimo dai tratti geometrici, quasi moderni ma di una classicità e antichità che tutti hokusaidownloadconosciamo. I tre Maestri del “Mondo Fluttuante”. ..Stiamo parlando di oltre duecento opere provenienti dall’Honolulu Museum Of Art, …”Una delle collezioni giapponesi più importanti custodite al di fuori del Giappone”, spiega l’ambasciatore giapponese in Italia, Umemoto Kazuyoshi.

L’imatto visivo del linguaggio della natura con le sue splendite vedute e i ritratti femminili ..silografie policrome. Di questo periodo tutti conoscono “La grande Onda”  di Hokusai, divenuta icona assoluta dell’arte giapponese. Queste immagini ebbero un enorme significato nello sviluppo di un’identità nazionale e e di un mercato turistico presentando luoghi in Giappone sconosciuti. Questa è la produzione giapponese più nota ..è stato il punto di partenza del giapponismo di fine Ottocento esercitando grande fascino specie in Europa. Una produzione al punto da rivoluzionare la concezione della pittura e lo sguardo di artisti el calibro di Manet, Monet, Van Gogh, Degas. T-Lautrec….e persino la produzione fotografica del primo Novecento. Hukiyoe ha avuto e continua ad avere seguaci in tutto il mondo. Meravigliosi vulcani, vallate ricche di neve, cascate…

uccello-hokusaidownloadLa “Grande Onda” citata nella copertina del libretto di Debussy, “La Mer” nel 1905 . Nei manga e nella grafica contemporanea impossibile on incontrare segmenti di quella grande lezione giapponese. Le originali le ammiriamo in mostra ancora per pochi giorni anche nei libri antichi esposti a Palazzo Reale. Quest’anno il Teatro alla Scala ha aperto la Stagione con “Madama Butterfly”…Un caso? Non credo proprio. I complimenti vanno alla curatrice della mostra Rossella Menegozzo  Docente di Storia dell’Arte Orientale all’Università degli Studi di MIlano. Il catalogo è stato pubblicato da MondoMostre Skira. L’esposizione chiude il 29 gennaio del 2017, sì il nuovo anno che si è appena aperto ci regala ancora un mese per poterla visitare. Il pubblico, giovani e non solo, chiedono prezzi più accessibili se si vuole che la cultura sia vera divulgazione. Per questo il Comune di Milano dovrebbe rivedere parecchie esposizioni. Alla mia amica Emilia Watanabe ho regalato a Natale un libro comprato a Parigi sui disegni di Monet…alcuni inediti, straordinari per certi versi molto simili ai nostri tre grandi autori del Sol Levante.

Il sogno di Hokusai. “Fili d’erba, grandi onde, ciliegi in fiore e civette. Queste cose, e molte altre, sapeva disegnare Hokusai. Ma c’era ancora qualche cosa che gli sfuggiva, lui lo sapeva. Come fermare il volo della libellula su un foglio di carta?”…Per scoprirlo affrontò un lungo viaggio nella notte del mondo fluttuante, interrogando i misteriosi personaggi che lo popolano… (Ilaria Demonti).


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