CHEF ESCOFFIER. CHE AMO’ IL CIBO TANTO LE DONNE. INVENTO’ IL MARKETING ALIMENTARE E I SUOI ALLEATI FURONO IL RITZ DI PARIGI ALIMENTARE. CESAR FONDO’ IL RITZ NEL 1818. IL GRANDE CHEF NACQUE NEL SUD DELLA FRANCIA NEL 1846 E MORI’ A MONACO IN COSTA AZZURRA NEL 1935.

ESCOFFIER CHEFdownloadUna nuova biografia uscita in Francia racconta la storia affascinante dello chef che amò il cibo e le donne e contribuì al mito della cucina francese allora agli albori, siamo parlando di metàchef escoffierdownload Ottocento. Portò al successo i primi Grand Hotel inserendo al loro interno i ristoranti. Auguste Escoffier ebbe come alleato Cèsar Ritz e le piu’ belle dame di Francia e non solo. Altro che questi pivelli vanitosi e sfruttatori di giovani cuochi e camerieri, che vogliono il locale stellato. Escoffier era sostanza. Anche nel cibo lo era. La presentazione di un piatto e i suoi ingredienti sapientemente miscelati non erano “minimal” ma normali da soddisfare fame e palato.

Questo genio culinario divenne cuoco a 19 anni e approda a con coraggio nella capitale tra i Boulevard Haussmann proprio quando l’industria iniziava a marciare e gli intellettuali giungevano da tutta Europa Escoffier chefchefdownloadnella capitale francese.

A Moulin Rouge, noto ristorante per la clientela raffinata e i ricchi palchi privati. Nelle cucine la vita era soffocante ed invento l’orzo e acqua al posto di alcoolici…dissetante. Diventò “chef de cousine” di un importante Stato maggiore durante la guerra.

Umile e intelligente, dal carattere determinato esigeva igiene e piatti perfetti. Nelle cucine si soffocava anche per i fumi di carbone e legna che creavano sbalzi di pressione. Così disribuiva fresche pinte causando risse. Inventoò i veri “Menù”  dei quali beneficiamo ancora oggi.

Questo pioniere provenzale, della Nouvelle Cucine e di tutto quando ha poi girato intorno, si recò un giorno nella Grandeure..”io volevo diventare uno scultore…” disse, ma anche la cucina è una grande arte, almeno come la faceva lui.

E’ Tode Polo Ackermann l’autore di “Auguste Escoffier. La vie savoreuse du Roi des couisigner. Edizioni Flamarion.

Nato nel 1946 impara a scrivere e a far di conto a Nizza all’età di 13 anni. Chi ricorderebbe il Marchese Bèchamelle se non gli fosse dedicata dal nostro grande cuoco la nota salsa? E tra ricette e l’amore piu’ in generale per la scrittura tra articoli e libri,  la sua cucina da arte diventò scientifica. Le sue “Formule” erano un  metodo che nulla lasciava al caso. Anche le difficoltà stimolarono il suo genio e inizio’ a fare veromarketing e comunicazione . L’alta cucian deve essere questione di eleganza sia per chi serve che per chi sta in cucina, così come lo è per chi è servito. Sara Bernhard adorava le sue fragole, il soprano Nellie Melba le sue pesche come dessert. Il nome lo portano ancora oggi.

A Cannes conosce Delphine che diventerà la sua compagna e dalla quale ebbe tre figli. Ma nel 1984 avviene il grande incontro con Cèsar Ritz direttore del Grand Hotel di Montecarlo. Coì il servizio alla francese prevedeva ogni pietanza in tavola, ma con Escoffier vinse quello alla russ…meno portate servite una alla volta. Escoffier giunge  a Londra e sfila 500 coperti. Maesro d’orchestra e compositore in tutte le sue cucine.

Viaggio in Italia al Grand Hotel di Roma dove Escoffier dove nel 1895 stupisce banchieri e il gran mondo che affiorava. Torna a Londra non prima di ricevere in Place Vandomme a Parigi all’Hotel de Gramont premi . la guida Michelin lo inseriesce al primo posto nel 1900. Qui a Londra dall’Hotel Carlton trasferisce cibi francesi in Gran Bretagna. Vola in America dove esposrta salse e fa conoscere in tutto il mondo il dado Maggi.

Ma che dire dei suoi “Dinners èpiqure”? Cene organizzate nello stesso momento in tutto il mondo. Eduard Herrit, primo ministro fu sbalordito. Negli anni ’20 crea l’Unione tra Chef e Marchi alimentari. Fu il primo Chef ad avere ricevuto la Legione d’Onore e conquistò anche la Croce del re di Danimarca, altro grande Premio e il titolo di Cavaliere della Corona da Vittorio Emanuele II in Italia. Torna a Monaco in Costa Azzurra con la moglie e muore nel 1935. Per ritrovarlo in qualche modo potreste seguire un breve corso all’Ecole Ritz Escoffier a Paridi. Il gusto deve essere perfetto e non troppo salato. Imparate presuntuosi chef…Imparate! Buona Pasqua a tutti i palati del mondo….


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Continuando la navigazione su questo blog, accetti l'utilizzo dei cookie. Maggiori informazioni

Questo blog utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo blog senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" si permette il loro utilizzo.
Per ulteriori informazioni consulta la cookie policy

Chiudi

Privacy Policy
Cookie Policy