Archivio Annuale : 2019
Nostalgia? Puo’ darsi, ma Parigi non è piu’ Parigi. Se ne sono andati anche gli ultimi intellettuali con i quali siamo cresciuti, scrittori, giornalisti, pittori, fotografi, attori, architetti…Il senso della vita da ..bohemien …quela sensazione magica che aveva anche colto Woody Hallen in un suo film. E’ stata rovinata dal terrorismo e dalla globalizzazione..i giovani
Quando facevo l’Università a Venezia con amici spesso andavamo a casa De Pisis, si trovava vicino alla sede distaccata di Cà Foscari, a San Sebastiano. Mi colpì l’ordine ossessivo e il rigore con i quale appendeva quali e sitemava oggetti. Vicino al Canale e a un ponte, una grande Piazza dove c’era un bacaro e
Governo ladro è il caso di dire. E per fortuna il Conte Bis unendo comunisti e grillini, nato non di certo dalla volontà popolare perché elezioni non sono state fatte dopo che Salvini aveva intuito cosa da mesi si manovrava sotto sotto e con l’egida del Presidente Mattarella (Paolo Mieli ve lo puo’ spiegare meglio),
Giunta alla XXIX Edizione, la Mostra Mercato Benefica che ogni autunno si tiene nell’Oratorio della passione con affreschi del Bergognone e volte splendide, portici e giardini, oltre ad offrire una variegata mostra di quadri antichi e mobili e tappeti, ma anche gioielleria e vasi, argenti…da lo spunto per rivisitare la bella Basilica di Sant’Ambrogio dove
C’è tutto il tempo per visitare la bella mostra inaugurata il 5 settembre a Palazzo Ducale di Venezia dal titolo “Da Tiziano a Rubens”, capolavori dai musei di Anversa e da importanti collezioni fiamminghe a cura di Ben van Beden, direttore della Ribenshuis, con la direzione scientifica di Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Musei Civici
La Biennale d’Arte veneziana con sede storica ai Giardini e all’Arsenale, offre l’occasione per alcune gallerie di esporre nomi dell’arte moderna e contemporanea meno noti in Italia o solo agli addetti ai lavori e agli appassionati dell’arte. Dubufett al palazzzo Franchetti, Arp al Museo Peggy Guggeheim, Kounellis alla Fondazione Prada, Gorki alla Galleria d’Arte Modena
Nei prossimi mesi i botteghini cinematografici ci diranno se alcuni dei film rimasti a bocca asciutta a Venezia non avrebbero meritato di più. Pensiamo in particolare a The Laundromat, sui Panama Papers, con una grande Meryl Streep e il duo Oldman-Banderas; Marriage Story, con la deliziosa Scarlett Johansson, Waiting for the Barbarians, con il “cattivo”
Dovrebbe il Film di Polansky, “j’ACCUSE ossia l’UFFICIALE E LA SPIA”, prodotto da Alain Goldman sul caso Dreyfus, stando a quanto si dice, ma potrebbe pesare la denuncia della presidente di Giuria del Festival allo stesso Polanski per il mandato di cattura negli Stati Uniti per un caso di stupro. Ma la stessa non sapeva
Un Capitan Sparrow dal volto nuovo. Eppure è sempre lui il bravo e magico Deep. Un Johnny Depp in gran forma, dimagrito e sorridente è quello apparso alla conferenza stampa per Waiting for the Barbarians, di Ciro Guerra, in concorso. Contentissimo di essere a Venezia, ha confessato il suo amore per l’Italia, il suo cibo,
Lo abbiamo già detto, ma meglio ripeterlo. Si riparla de “La tenuta”. Gli imperi familiari portano dentro di sé, per una legge quasi naturale, il germe e/ o il genio del fallimento. Di solito non oltrepassano le tre generazioni e quella di mezzo, che già non ha più il vigore del suo capostipite, e non ancora