Cristina Schieppati ha voluto scrivere tutte quieste belle parole sulla “Pupi”. !Pupi Solari è stata un gigante della moda, una che la moda sapeva sceglierla e venderla. A Milano il suo indirizzo in piazza Tommaseo, si quello dove ora tutti si fanno le foto con le magnolie in fiore, era il luogo che dettava uno stile. Lo stile della milanese anche se lei, ligure, non abbandonava il suo accento. Se volevi fare un regalo chic per un bambino andavi da lei con i suoi vestitini abbinati a golfini fatti a mano e a quei tessuti liberty che la identificavano. Se volevi una camicia bianca e qualcosa che non fosse appariscente ma elegante, il quiet luxury di oggi, andavi da lei e ti sceglievi un jeans o una camicia di Jil Sander. Lei si vestiva sempre di blu che faceva da contrasto con i suoi capelli bianchi raccolti in un codino basso.
Non so perchè ma mi prese in simpatia, diceva che ero una sveglia. I primi anni ci inviavamo biglietti di ringraziamenti e stima reciproca, poi un giorno andai a Convivio all’anteprima, era appena nata Ludovica e, per un problema alla nascita era ancora ricoverata in ospedale. Io lavoravo e giravo un po’ sconvolta tra i vari stand. Incontrai lei e Franca Sozzani che stavano allestendo lo stand di Pupi Solari con tutte quelle cose che lei portava e che attiravano le ragazze della milano bene, come le shopping a fiorellini che faceva fare, le T-shirt e i pigiami. Quando mi vide mi guardò con i suoi occhi azzurri intensi e mi chiese della bambina ed io scoppiai in un pianto a dirotto. Mi abbracciò avvolgendomi nelle sue braccia forti e mi disse ” Tu sei forte, lei sarà forte come te, vedrai che andrà tutto bene”. Da allora, se avevo bisogno di lei mi dava un consiglio e sempre un sorriso quando mi incontrava o la invitavo ai miei piccoli eventi due si presentava sempre.
Amava il suo lavoro ed era infaticabile. Quando partivi per Pitti con il treno delle 7 la trovavi anche lei li, e tutto il giorno fino all’ultimo girava tra gli stand per trovare delle novità da portare a Milano, sempre accompagnata dalle fidate collaboratrici.
Nel 2013 decidemmo di conferirle il Premio alla Carriera con i CHI E’ CHI AWARDS e la medaglia del Presidente della Repubblica che allora mi veniva affidata per essere assegnata ad una persona di valore della moda. Era felice, divertente, con quel suo sorriso che ti accoglieva. Ma sapeva essere anche dura, specie quando si innervosiva per certe decisioni “politiche” dei vertici della moda e, soprattutto, per i saldi che secondo lei non dovevano esistere. Oggi non ci sei più, ma resterai sempre nei nostri cuori e nella memoria storica della moda e della nostra città”.
Milano la ricorda con affetto ed io ripercorro con la mentoi quando fino da ragazza poco piu che 25 enne andavo a scegliere da lei capi inconfondibili di stilisti all’avanguardia pur mantenbdo una certa sobrieta’ e classivìcitò..Negli anni il nostro rapporto si è fatyto intenso…l’ho seguita nel rapporto con Massimo Piombo,,,Adoravo i suoi ritrovi in negozio ..dolci, the e brindisi,, sembrava una donna dura, ma era affettuosa e molto intelligente. Questione di feeling! I miei figli finoi fda piccoli hanno avuto addosso abiti e cappottini stupendi della Pupi, copertine di cachemire per al culla, poi Lorenzo ha smesso per ovvi motivi ma io e Martina abbiamo continuato,,,Il suo fiuto per la bellezza era inconfondibile…..Luciana Baldrighi giornalista…..
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