IL MONDO CAMBIA E LA TECNOLOGIA CI DIVORA

Venti anni di scambi di sms, messaggini dolci o al veleno. Romantici o per lavoro, brevi e sintecici ma spesso fraintesi. Altra cosa è la voce vera di una persona. Era il 3 dicembre del 1992 quando partì il primo sms da computer a cellulare con “tanti auguri!” naturalmente in lingua inglese tra americani. Il 16 novembre 2012 la Cassazione ha depositato la sentenza 44855 dove è stato stabilito che gli sms sono molto più “molesti” delle mail nel caso di stalking.

Un’arma a doppio taglio dunque che ci ha fatto risparmiare tempo e anche denaro ma che ci ha prvato spesso della comunicazione più vera tra due persone, apparentemente più virtuale. Niente più lettere o telefonate, per non parlare di cartoline. Queste ultime pare che facciano venire la scarlattina. Sembra i sentimenti facciano tanta paura in quest’era della tecnologia. Si litiga e ci si ama con sms. Manca per la maggior parte dei casi di presentarsi di persona e confrontarsi. I giovani ne abusano, le mamme non ne possono fare a meno per monitorare i loro figli e gli ex amici o mariti di liquidano con due frasi fatte. Che schifo! Per non parlare poi di WhatsApp, contatti via Skipe, Twit o Message e mail alternativi chiudono il cerchio, ma pare che stianoa nche mandando in soffitta gli ams. E paradossalmente i costi aumentano per stare al passo con la tecnologia.

Siamo sicuramente raggiungibili ovunque e ci sembra che le distanze si accorcino e che persino i rapporti di lavoro si snelliscano, ma non è proprio così. Le mail le devi stampare e ti devi tenere l’indirizzo mail o del cellulare del tuo interlocutore, poi scrivi invece che sulla macchina da scrivere su un pc che ha un hart-disk che ogni tanto impazzisce e ti lascia in braghe di tela cancellando giorni di lavoro e lasciandoti senza documentazione. Le banche vogliono la firma telematica, si paga via rete, veniamo informati come cittadini da siti pubblici e privati e il più delle volte ci è impedito di capire o di rispondere. Persino le bolletet della luce o dell’acqua in certe città le devi comunicare pigiando dei tasti e non sempre lettura viene accettata….e poi …e poi….le cartucce della stampante da cambiare, la stampante che si scassa o che non stampa. Aiuto voglio sposare un tecnico informatico!

Una volta si diceva “voglio sposare un principe o un medico o un avvocato”. Ora solo un esperto di pc. hai-Tech, i-Phone, i-Pad…e chi più ne ha più ne metta. Noi adulti portiamo gli infernali oggetti piccoli come i cellulari in tasca, nella borsa, ma i giovani li tengono costantemente in mano o nei jeans attillati. Non c’è mai un minuto di tregua e la cosa ytriste è che anche le persone anziane se vogliono avere contatti con il mondo si devono adeguare con oggetti più semplici con meno funzioni, ma certamente da caricare, da memorizzare numeri, da mettersi le lenti d’ingrandimento per capire cosa leggere. Spedirli, gli sms è già un impreso, come mettere una sveglia o sentire una registrazione o vedere o fare un filmato o addirittura scaricane nel pc un film.

Che cosa è un link? un blog, Face-book, Whats-App, Skype…. Rimpiango il telegono appeso al muro pesante come un mattone e adoro trovare in Paesi più arretrati un telefono appeso dentro al quale posso inserire delle monete per telefonare. Le cabine rosse inglesi ora hanno la scheda, in Italia addio gettoni; c’era chi li collezionava come le 20 lire e le inseriva nel mocassino per moda. L’uso improprio che se ne fa è pazzesco…Adesso è anche uscito un film o deve uscire su questo tema… Si perde perfino la nostra belal lingua con abbrevviazioni come “sei” al posto di 6, per (x) e così vai. Vai sciallo! Che sta per vai tra e sciallo, per chi non l’avesse capito…vai tranquillo.


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