LA GOGNA DEI MEDICI DI BASE-LA LOMBARDIA COLLASSA E NON SOLO LEI, PER NON AVERE AVUTO UN PIANO DEI MEDICI SUL TERRITORIO. INTERVISTA AL DOTTOR CRESSONI….CI SONO LE SENTINELLE….

“Nonostante il contagio sembra rallentare. L’RT scende a 1.18. Se Si va avanti così il Natale si colorerà di giallo per poi vedere Gennaio riprendere la tinta rossa. La pandemia minaccia la nostra salute, il nostro portafoglio e ci costringe a vivere soli , lontano dagli altri, persino dai figli per chi li ha. Tante le persone sole senza un compagno o una compagna di ogni età..Il clima di insicurezza, di paura non risparmia nessuno. Felici sono solo le mafie che del virus ne hanno fatto altro che un affare”.  Parla il dottor Palo Cressoni , che lavora nel milanese e che ha già dato una mano importante nella bergamasca durante la prima ondata, curando come medico di base con successo parecchie persone. “La partita si gioca molto sul territorio, ma anche qui la sanità non si è preparata; il ministro Speranza e lo staff sterminato di consulenti tra virologi e commissari, da Borrelli ad Arcuri hanno pensato ai fatti loro invece che alla seconda ondata della pandemia”. E’ con grande umiltà che questo medico con lunga esperienza spiega il mondo sommerso della medicina di base e le sue pecche. Ho visto due video della giornalista Gabbanelli solitamente in gamba a fare denunce, ma questa volta non ha studiato bene il meccanismo reale di noi medici. Non siamo dei fannulloni noi che andiamo a curare nelle case pazienti covid, anzi rischiamo la vita e lavoriamo 16 ore al giorno e non 3 come è stato detto a Report. Sono parole che fanno male. Noi in studio stiamo mezza giornata e poi iniziamo il nostro giro a salvare vita cercando di non farle arrivare ai Pronto Soccorsi e si può dire a mani nude. Il nostro cellulare è sempre aperto, siamo sempre rintracciabili, compatibilmente con le chiamate e il lavoro da svolgere, visitare ecc. al limite richiamiamo o rispondiamo a un sms o a un w.app. Lo sapevano che dovevano usare la medicina preventiva per non intasare gli ospedali”, spiega Crissoni. Pazienti gravi e meno gravi si potevano fin da subito curare a casa, creare anche presidi nelle varie regioni con luoghi per fare tamponi, screening di massa come ha fatto  il Trentino Alto Adige o il Veneto, grazie alla Consulenza della Dottoressa Viola e il professor Palu’, unico a possedere in Italia la Cattedra di Virlogia e certamente a tim valido di medici. Crisanti allontanato dal governatore Zaia, chiamato e poi respinto dal governo perché voleva testare tutta la popolazione italiana, cosa impossibile, ha dato fuori di matto e ora dice che a quanto pare ci penserebbe bene a fare il vaccino tedesco-americano della Fpizer, con obbligo di richiamo perché non si sa quanto puo’ durare il suo effetto, dando il via al pazzi degli Antivaccini. “Per questa ondata , a differenza della prima tutta l’Italia è stata colpita da Nord a Sud, contrariamente alla prima, Il Sud paga molto lo scotto di non avere ospedale adeguati e commissari messi li dalla politica, anche se la piaga è tutta italiana, ma il privato ha salvato anche il pubblico perché sotto epidemia cura chiunque e l’Ospedale pensato da Bertolaso in Fiara a Milano ora è pieno di pazienti che vengono da ogni dove, sottolineo costruito da privati”, prosegue il nostro medico di origini bergamasche ma operativo a Milano e Lombardia area nord. A Garbagnate e nel Novantino sono nate le sentinelle che aiutano a snellire le Asl o USL e Sips. Sentinelle, verri angeli, come i medici che entrano nelle case.

Finale di partita del 2020. Magari! Mentre i ministri litigano e i piani di spesa dei dicasteri superano 35 miliardi, la lite per i Recovery costringe il governo a tagliare su alcuni progetti che con i Recovery Found non prevede. Oltre alle solite quattro nazioni europee che si oppongono agli aiuti ai Paesi piu’ colpiti, c’è anche il problema che il governo non è in grado di presentare un piano accettabile, spesso i vincoli del Parlamento Europeo e della BCE complicano la faccenda: i soldi del  Recovery sono vincolati a certe spese. Ne dico solo una per fare un esempio. Si devono usare non per mettere a posto ponti, cavalcavia o gallerie o edifici da riconvertire per fare ospedale d’accoglienza per malati Covid che non hanno bisogno di rianimazione, ma tante cose devono essere nuove, costruite nuove di sana pianta. E allora ci si chiede. Cosa dobbiamo abbattere mezza Italia. Ma nulla è mai chiaro. Nemmeno perché non si prende il MES e quali sono le vere condizioni.

Tanti riescono a driblare il Covid, come Totti, altri muoiono ancora. Ne vaccini ci sta superando l’America, ma vediamo anche questa partita se sarà svolta nei tempi e nei modi piu’ sicuri. Intanto la prevenzione è nel caos, i pazienti sono esasperati. La Regione viene messa sotto accusa. Tanti Over 65 in coda al tendone in Piazza Duomo lamentano i tanti disservizi delle USL. “Molta gente prigioniera in casa in attesa di un ultimo tampone…e tanti mi dicono senza vaccini influenzale non mi muovo piu’ di casa..Il terrore, la depressione. Anche i giovani senza prospettiva di lavoro sono demotivati e isolati. In questo caso noi continuiamo a chiedere l’intervento dell’USCA preposta a fare tamponi a casa per non fare diventare le persone prigioniere nelle proprie abitazioni magari quando la malattia è terminata, ma se non arriva nessuno neanche se le Usl chiamando o mandando mail danno risultati, una persona può rivolgersi al proprio datore di lavoro per non perdere il posto e farsi fare un tampone tramite la propria azienda. Il medico curante rilascia un certificato per il lavoro. Saranno i primi a pagare per due generazioni i debiti di questa pandemia. I ragazzi e i bambini..un caos inaudito..la scuola avrà criteri nuovi d’ingresso..il PC non tutto lo hanno e si trovano nei punti della città per collegarsi a una rete”, racconta il medico di base, uno fra i pochi che curano i malati di Covid in casa, Paolo Cressoni. “Mancano ancora i vaccini antinfluenzali quelli polmonari non ne parliamo, mancano persino siringhe e vestiari per noi pochi medici che abbiamo aderito al richiamo volontario dell’Istituto Superiore della Sanità. Finora ho lavorato nel milanese con quello che riuscivo a trovare a mie spese. Ieri è arrivato dall’ATS qualche tuta, calzari, visiere, guanti e mascherine, ma poche…in ordine sparso, ovviamente insufficienti. Mancano anche siringhe e farmaci e per ogni paziente ogni volta va gettato via tutto. La gente non conosce i protocolli, non sa come comportarsi quando ha febbre o altri sintomi del Covid, allarmata quando non riesce a comunicare con il proprio medico di base ovviamente chiama il 118, tanti non hanno il saturi metro per al misurazione dell’ossigeno nel sangue che non deve scendere sotto i 90, altrimenti è grave. Chi riesce a parlare con un proprio medico e chi ha il cellulare meglio se smartphone.,manda sms al medico curante il quale è spesso occupato perche oltre ai normali malati con patologie gravi, deve fare ricette e a questi si aggiungono le linee guida per i propri pazienti, le prime indicazioni in caso di febbre, tosse, vomito o diarrea,  perdita gusto e olfatto e dolori muscolari forti”. Che farmaci date come primo tentativo e poi come secondo tetativo?…..”Tachipirina, Areosol, Clenil con la sua soluzione fisioogica, Brexin, Fluimucil..per infezioni anche antibiotici, Zitromax, cortisone , compresse di Bentelan1mg, Deltacortene 25mg, uno mattina e uno alla sera. Queste le linee guida. Io non faccio mai ai primi sintomi l’Eparina, poi se il paziente deve andare in terapia intensiva si attiva Le USL, l’USCA puo’ entrare nelle case, fuori dagli ospedali fa tamponi a casa. Non vi sono piu’ n.verdi d’emergenza solo il 118 o la guardia medica”. Per la Lombardia il numero è 02.800193344 oppure la Guardia Medica Privata335.1606264. La guardia medica sostituisce i medici di base e la prima indicata è operativa dalle 20 alle 8 di mattina, la privata 24 ore su 24.

“Su cento persone che ho curato a casa, per fare un esempio ed erano gravi, solo 3 sono andati in Ospedale ma con 12 camici monouso come faccio ad andare a visitare 120 malati di covid ogni due giorni presso le loro abitazioni? Un paziente Covid appuro in breve tempo se non è solo influenza o bronchite (tanti hanno familiari in casa spesso asintomatici, anche i bambini contagiano, uno su due, non illudiamoci…), ma quando un paziente dopo Tachipirina , Eparina o Cortisone (sempre prescritti dal medico), non supera il primo stallo, si chiama L’ATS per un tampone”, dice il dottor Cressoni che precisa che se il paziente fosse impossibilitato a eseguire il secondo tampone,dopo 21 giorni di quarantena (e almeno 7 giorni senza alcun sintomo) puo’ andare al lavoro senza nessun tampone, spettera’ e lo ripeto, al datore di lavoro decidere se fargli fare il tampone attraverso l’ente in cui lavora. Ma tutti devono sapere questo perché migliaia di gente impazzisce e perde il lavoro chiusi in casa da mesi senza alcuna risposta”.

Prosegue il medico di base: nel codice il Tar impedisce ai medici di base di andare nelle case, ma un’ordinanza nel Lazio dava nozioni ibride. Sta di fatto chi chi se la sente protetto lo fa. E’ di ora la notizia del Premio Nobel per la Medicina a Michel Houghton e il suo staff, Alten, Rise…per al scoperta alla fine degli annni ’80 dell’Epatite C. Speranza ha assicurato che per il Vaccino che ci salverà del Covid non mancheranno i frigor per conservare a bassissime temperature quello Americano e tedesco e siringhe; ma vi sono altri vaccini, sei, a cui i laboratori Italiani, di Oxford, Olanda, Germania ecc…potrebbero essere alternative valide al Pfizer.

Che Natale sara? Matteo Bassetti (direttore del San Martino di Genova) non è riuscito a trattenere le lacrime, mentre l’infettivolo Galli, se ci sono le condizioni, ha dichiarato si offre volontario per il vaccino che verrà. Nel frattempo i vaccini influenzali tardano ad arrivare.


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