LA FRANCIA ELEGGE MACRON COME SUO PRESIDENTE. LA LE PEN OTTIENE COMUNQUE UN BUON RISULTATO

MacrondownloadIl Presidente più giovane della Repubbica francese, Emanuel Macron. Ha vinto lui e si è presenato entrando a passi felpati dalle scalinate del Museo del Louvre accompagnato de “L’inno alla gioia” di Beeò De Gaulle di thoven scelto dall’Unione Europea. Telecamere puntate sulla grande Piramide dell’architetto Pei voluta (con due  più piccole ai lati) dal Presidente Mitterand che salì all’Eliseo intorno ai 65 anni. Quando Mitterand salì al potere ebbe la capacità di essere alla guida della Francia per 14 anni. Quando venne riformata da De Gaulle la Quinta Repubblica con la elezione diretta del Presidente, Mitterand lo accusò di avere instaurato un “colpo di Stato permanente”. Solo 15 anni dopo lo stesso Francois Mitterand grazie a quel “colpo di Stato permanente” sarebbe stato il più longevo presidente francese.

A soli 39 anni con sguardo fiero vestito con un elegante cappotto scuro, grazie a una studiatissima regia (luci,musiche) è salito sul palco con dietro una Piramide illuminato d’aro tanto quanto la Torre Eiffel che gli stava davanti ha giurato a uomini e donne francesi che lo attendevano da ore per applaudirlo con bandiere tricolore in mano che occupavano tutta Court du Louvre e i giardini delle Tuilleries, che sarebbe stato il presidente di tutti e che avrebbe prestato molta attenzione ai problemi dei più deboli. Uomo ne di destra ne di sinistra, Macron ha spazzato via il sistema politico e partitico storico della Francia. Accanto a lui dopo il discorso a braccio, sul finale è salita sul palco la compagna molto più in là negli anni di lui (sua professoressa al liceo) con uno staff di giovani che lo hanno accompagnato nella campagna elettorale.

Ex ministro dell’economia sotto la presidenza di Hollande (che non ha osato ricandidarsi sapendo di non essere da anni gradito ai francesi), uomo della Banca Rothschild, uomo d’affari che viene dalla tecnocrazia, sceso in campo solo un anno fa, uscito dall’Enà (ospitato in Italia dall’Ispi) che guarda all’Europa della finanza con simpatia ma speriamo anche con conoscenza dei problemi reali. La perplessità è che questi politici poi hanno difficoltà a cambiarMacro e mogliedownloade regole ferree che potrebbero anche investirlo nei primi mesi del suo mandato. Quale che sia il suo pensiero politico va tenuto conto che nonostante abbia ricevuto voti dalla sinistra e anche dalla destra storica, Macron oltre a promettere di sconfiggere il terrorismo e di proteggere i francesi, un mondo più di giustizia, di ecologia …va detto che durante la sua campagna elettorale ha specificato che vorrebbe rivedere il meccanismo delle 35 ore lavorative alla settimana, chiedeva il referedum aziendale vincolato dal controllo sindacale…insomma poco convince quel suo essersi proposto alla guida dei più deboli. Renzi vinse le pomacron e la Le pendownloadlitiche europee con il 40 per cento dei voti presentandosi come il rinnovatore del sistema politico italiano. Nel giro però di poco più di un anno quel capitale di speranze lo aveva già dilapidato.

Con oltre 65 per cento dei voti, Macron ha vinto contro Marie Le Pen, alla quale ha rivolto un saluto durante il suo discorso. Alle legislative del giugno prossimo se il nuovo partito di Macron riuscirà a concretizzarsi dal punto di vista elettorale e che tipo di alleanze potranno essere messe in campo per assicurargli una guida completa del Paese. “Difenderò la Francia e l’Europa a partire da domani…”, un discorso orgogliosamente francese…sulle note anche della Marsigliese giurando fedeltà alla nazione con la mano sul petto. Ancora dopo il discorso un migliaio di persone (quattromila se ne sono andati)  festeggiavano le sue parole…”Io conosco la Francia. Conosco le divergenze. Io proteggerò la Repubblica. Rispetto chi ha votato per la Le Pen, hanno espresso il malcontento, ma in cinque anni farò di tutto per accontentarli…il nostro compito è immenso,,,una maggioranza forte ..una maggioranza di cambiamento. Io avrà ancora bisogno di voi tra 6 settimane…io vi servirò in nome del nostro motto “Vive la Repubblique, vive la France!”. A quanto pare neanche Mitterand era così europeo..un programma accettato dai due terzi degli elettori. Un tempo era impossibile. Eppure è successo. Riuscirò Macron con la sua energia a risollevare l’Europa? Audacia insomma…è stata la parola piu’ pronunciata. Si ha molta paura dei “populismi”. La verifica su questo tema si avrà non tanto con le elezioni tedesche ma con quelle italiane del 2018.

C’è anche spazio per una butade: durante la diretta su La 7, Enrico Mentana parlando della Piramide del Louvre ha detto ironicamente “La Piramide del Cairo” ossia del suo patron.


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