TORNA IL TRADIZIONALE CONCERTO DI NATALE DEL MUSEO BAGATTI VALSECCHI DI MILANO CON 300 INVITATI

Un Natale diverso da tutti i Natali che abbiamo vissuto a causa di questo Virus. Il Covid-Sars 19, arrivato in Italia nei primi mesi del 2020 e che continuera’ a tormentarci anche una volta vaccinati e rivaccinati per almeno 4 anni, come dicono gli esperti, e che i divieti di assembramento dettati del governo e dai suoi dpcm, non fermerà le tradizioni. Purtroppo verranno escluse da concerti, spettacoli teatrali chi non ha un pc e internet, perchè non si potrà connettere. Gia’ tanti bambini sono esclusi dalle connessioni on line con le scuole, nonostante le numerose promesse di Conte che giurava che tutti i bambini e ragazzi avrebbero avuto un mezzo per fare lezioni a distanza. Si salverà l’Opera al Teatro della Scala con la Tosca di Giacomo Puccini diretta da Riccardo Chailly con la regia di Davide Livermore, senza pubblico in sala (follia perchè basta il distanziameto e mascherine come avevano già fatto nel corso del 2020) perhè puo’ essere visto in televisione da tutti.  Le tradizioni non si fermano, e anche quest’anno per il Museo Bagatti Valsecchi che ospiterà il consueto Concerto di Natale, in diretta streaming dalla dimora storica di via Gesù.
Un’occasione per tornare a godere della sua bellezza, anche se da lontano, accompagnati da
alcune tra le melodie più apprezzate sia dal grande pubblico sia dai più esperti.
L’appuntamento è per giovedì 17 dicembre alle ore 19 con il duo composto dal mezzosoprano
Eleonora De Prez e il pianista Mateo Servián Sforza in un programma che spazia da Franz
Schubert a George Gershwin, passando dai canti natalizi per eccellenza, compresi Stille Nacht,
Heilige Nacht e White Christmas.
Va sottolineato che da cinque anni , l’appuntamento del concerto natalizio è oramai un appuntamento atteso da amici, soci e frequentatori della casa museo; quest’anno l’iniziativa assume un valore più ampio, uscendo dalle mura del Palazzo per approdare “online presse” ad un pubblico molto più numeroso. Grazie al supporto di Banca
Generali, sponsor dell’evento fin dalla sua prima edizione, al concerto 2020 parteciperanno
gratuitamente fino a 300 persone, semplicemente iscrivendosi sul sito del Museo e accedendo al
link che verrà loro inviato.
Ma le novità non sono finite: venti iscritti che esprimeranno per primi la preferenza, infatti,
riceveranno a casa una box per l’aperitivo, a cura di WelcomeKadò, da gustare durante
il concerto; la box conterrà le bollicine di Altemasi Millesimato Trentodoc, sponsor tecnico del
concerto e partner del Museo, e alcuni snack dolci e salati di accompagnamento.
Il concerto è gratuito e organizzato dal Museo Bagatti Valsecchi con il supporto di Banca
Generali, in collaborazione con Altemasi e Stravideo.
Le attività della Fondazione Bagatti Valsecchi Onlus sono realizzate con il contributo di Regione
Lombardia. Fu l’allora assessore alla Cultura della Regione Marzio Tremaglia a fare si che la casa Museo dei Fratelli Bagatti  Valsecchi passasse sotto la Regione Lombardia per conferle il titolo di Museo.
Vi aspettiamo tutti , giovedì 17 dicembre, ore 19.
Iscrizione gratuita sul sito > www.museobagattivalsecchi.org
A 20 iscritti verrà recapitata casa una box aperitivo con snack dolci e salati e una bottiglia di Altemasi
Millesimato Trentodoc da 75 ml, le bollicine di montagna partner dell’iniziativa.

La Fondazione Bagatti Valsecchi Onlus, ha tra i componenti del Consiglio d’Amministrazione vIttorio Sgarbi che si sta battendo perchè tutti i Musei vengano aperti, perchè in spazi cosi grandi il virus non puo’ contagiare nessuno (ingressi contingentati), un modo per fare cultura e continuare ad arricchire le nostre anima afflitte con la bellezza e la storia. Aperto dal 1994 dopo un lungo restauro, la Casa Museo è diretta da ErmannoArslan. Una maniera sbagliata a mio avviso di accentrare in una sola persona tutti i Musei. il professor Arslan era da principio direttore al Castello Sforzesco delle Raccolte Numismatiche e successivamente o in contemporanea del Museo Archeologico di Milano. Lavorammo insieme per la mostra “I Lomgobardi” da me curata.


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