Chi ha salvato per il momento l'Italia?

Dopo il compleanno di Silvio Berlusconi sono arrivate le dimissioni dei ministri di Forza Italia su impulso dello stesso Cavaliere. E’ seguita la notizia che il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha respinto le loro dimissioni. Incerto fino all’ultimo momento il comportamento sia dei fedelissimi del Cavaliere sia di quella parte del partito che sembra non avere digerito l’uscita dal Governo. Si parla infatti di una quarantina di parlamentari che minacciavano di fare il loro gruppo autonomo. Quale potrebbe essere lo scenario possibile oggi dopo che il Cavaliere ha dato la sua fiducia insieme ai suoi ministri al Governo Letta? Lo si potrà capire solo dopo che qualche riforma venga fatta, ad esempio: la revisione dell’Iva, l’intoccabilità dell’Imu e una serie di provvedimenti per favori l’industria e creare occupazione giovanile. Forse sarebbe troppo anche chiedere la sospirata riforma elettorale. Tradito dal comportamento di Letta per l’aumento dell’Iva e sempre più indignato per la sua vicenda processuale, il Cavaliere aveva deciso di sparigliare e di andare nuovamente alle elezioni, ma il percorso il percorso si è rivelato troppo pieno di trappole e per niente facile. A Palazzo Grazioli tra colombe e falchi è stato un susseguirsi di incontri e di regolamenti di conti, mentre Alfano combatteva su due fronti quello governativo e quello interno al partito. Ci si augura ora che si  alla votazione della Legge di Bilancio in un clima più di sensatezza e consapevolezza…In una dichirazione alla rivista “Tempi”, Berlusconi ha spiegato i motivi della sua presa di posizione. La strada della fiducia è stata una via obbligata, piena di incognite, nonostante il Paese abbia continuato ad augurarsi una ripresa in nome di una crisi che non lascia dubbi. Ha remato contro il Movimento a Cinque Stelle che al Governo non ha votato la sfiducia al Governo Letta. Il progetto di riunire i Popolari va avanti con Monti, Mauro, Casini..mentre Vendola vorrebbe risolvere prima di andare al voto alcuni provvedimenti urgenti. La Lega vuole le elezioni, insomma i vertici del Csm scendono in campo per un giudizio che avrebbe espresso Berlusconi sulla sua sentenza. Intanto cresce l’emergenza lavoro; 4 giovani su 10 non lavorano, in Germania sono solo il 7,7 per cento. Squinzi, presidente di Confindustria ha dichiarato che abbiamo superato la soglia della disoccupazione che si era verificata nel 1967. Sembra che 794 milioni di euro siano a disposizione per le imprese se assumono giovani dai 18 ai 22 anni con fondi fino all’esaurimento. L’instabilità politica pesa e i mercati iniziano a farsi sentire. Questo anno il tasso di disoccupazione giovanile è salito del 12,2 per cento. Quale sarà la posizione di Napoletano dopo questa giornata decisiva, da pochi giorni ospite a Napoli in pieno sciopero del Teatro San Carlo? Mentre all’Europarlamento nasce una nuova Internazionale Comunista contro il capitalismo e le banche che stanno distruggendo l’economia di 40 Paesi. Purtroppo l’Europa è quella dei mercati e non dei popoli.

Intanto anche Papa Francesco fa poltica. Allo IOR per la prima volta resi pubblici i conti. La Chiesa di San Francesco non vuole “un capitalismo selvaggio”, vuole consiglieri saggi e non narcisi e ingordi prelati. “Non voglio diavoli in trono, la corte è la lebbra del papato”. Parole dure, chiare come non mai nella storia del papato.

Chi salverà dunque l’Italia? Nonostante la sua missione universale, Papa Francesco, è dunque consapevole che il suo pontificato è costretto anche a misurarsi con i guasti della politica e dell’economia italiana. Per riformare la Curia sta scegliendo 8 consiglieri dopo avere organizzato una conferenza dove ha inviato al dialogo anche Eugenio Scalari, nonostante si dichiari ateo.

Non a coso l’eco di papa Bergoglio è giunto fino a Capri dove con ben due libri è stato premiato a Villa San Miche ad Anacapri da Raffaele Vacca: “In Turchia sulle orme di Paolo” di Giovanni Uggeri (Edizioni Vaticane) e “Guarire dalla corruzione” (Emi Edizioni) di cui Bergoglio è l’autore. Una cena organizzata all’Hotel La Palma di Capri (proprio di fronte al famoso albergo storico “Gatto bianco”, a due passi dal Quisisana e dalla nota libreria e galleria “La Conchiglia” della famiglia Esposito, dove si può acquistare quest’ultimo volume in anteprima. Ancora una volta Capri entra nel mito. E lo stesso Bergoglio, come Berlusconi occuperanno la scena mediatica per ancora parecchio tempo.


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