BIENNALE A VERONA: SI APRONO ALL'HOTEL VITTORIA UNA SERIE DI MOSTRE DI FOTOGRAFIA E NON solo. QUESTA PRIMA E' DI MALENA MAZZA HA COME TITOLO "CASALINGHE DISPERATE".

La Biennale d’arte che quest’anno vede a Venezia nella sua sede storica dei Giardini e all’Arsenale, l’edizione dedicata all’architettura (l’anno prossimo si alterna come sempre con quella d’arte contemporanea internazionale), a Verona si è voluto fare una “Biennale fuori salone” dedicata all’arte sempre contemporanea” avendo come sede lo Storico Palazzo Vittoria, divenuto uno degli alberghi più esclusivi della catena Luxory Hotel, il secondo per l’esattezza della catena firmato salviatino Collection, di proprietà della Società MGp Group di cui è presidente Marcello Pigazzo. Le stanze sono solo 70. La Palazzina elegantemente ristrutturata, diretta da Giusy Loro, guarda sulla bellissima Porta Borsari in pieno centro storico e ha mantenuto  le caratteristiche architettoniche originali e persino il colore pastello che la contraddistingueva in quell’angolo così romantico della città shakespeariana. Le due corti verdi all’interno e le colonne e i pavimenti in marmo rosso di Verona, nonché gran parte del sottosuolo e pareti con resti romani lasciati bene in evidenza degli architetti che l’hanno ristrutturata le conferiscono  un’aria romantica, sebbene arredi di carattere moderno e di design spezza un poco l’austerità del Palazzo antico. Vere da pozzo, colonnati con capitelli e pavimenti in pietre d’Istria fanno tutto il resto del contorno.

Su una lunga parete all’ingresso, è stata riprodotto il muro di casa di Giuliette, ricco di graffiti d’amore, cuori, firme, poesia, promesse eterne…i colori sono tenui ma da proprio la stessa sensazione di essere nel cortile della Casa Museo di Giulietta. E’ di questi giorni l’inaugurazione di questa “Biennale d’arte contemporanea” che fa un po’ il verso in piccolo di quella veneziana perché d’arte Contemporanea pur si tratta. I progetto è di Malena Mazza dicevamo e le sue fotografie riproducono in chiave moderna “Le casalinghe disperate”, “Disperate Housewives”.  vi ricordate la famosa serie televisiva americana? In questo caso si tratta di stampe fotografiche non ritoccate, incollate su alluminio e fermate con il perpex. “Un progetto che si ripropone una riflessione sulla femminilità come dialogo e confronto”, spiega nel catalogo che accompagna l’esposizione Manon Comerio. Attraverso lo sguardo dell’arte contemporanea verranno rappresentate le differenti sfaccettature dell’identità femminile con particolare attenzione a problemi, sogni, ambizioni della donna attuale. Lo scopo, si capisce, è quello divulgativo, storico giocato in maniera ironica ma dai contorni culturali forti.

Con questo programma di eventi e di mostre utile a indagare il ruolo femminile nella società, nella politica, nella cultura, nell’impresa. Da rappresentazione filosofica e simbolica la figura femminile è diventata contenitore di valori reali. Un confronto utile anche con le altre culture femminili nel mondo. Emma, che tiene all’Arena sei concerti speciali, star canora dei teenager, che per la prima volta è scesa nell’Arena, alloggia al Vittoria, dove giorno e notte gruppi di ragazzine e ragazzini l’aspettavano per avere un autografo, silenziosi, commossi, teneri. Anche parte dei 13 elementi dell’orchestra erano con lei nella moderna hall circondati dalle belle foto delle “Casalinghe disperate di oggi”, che a ben vederlo non hanno nulla di disperato, dal look alle ambientazioni in cui vengono ritratte. In questa stagione i turisti sono tanti anche perché si è appena aperta la mostra di Paolo Veronese “L’Illusione della realtà” a Palazzo della Gran Guardia, proprio di fronte all’Arena. La mostra rimarrà aperta fino al 5 ottobre, (catalogo Electa).

Tiziano Meglioranzi grande mercante di tappeti specie orientali ha festeggiato i suoi 30 anni di carriera e lo ha fatto in grande stile perché il Mercante d’Orinente in Corso Santa Anastasia ha attività trasversali, responsabili passioni e impegni solidali. Il Conservatorio di Musica offre una serie di concerti  nelle sere d’estate, tre sono i luoghi d’incontro e si possono fare anche corsi estivi, uno dei più belli è quello sotto ai Portici di dell’antico Chiostro. L’acustica è perfetta. A Verona ci si lascia il cuore, nelle sue chiese, nei suoi ponti, nei suoi monumenti imponenti, in quella bella piazza Delle Erbe…nei suoi parchi. Qui si rifugiò Dante dalla famiglia dei Da Polenta. La storia è lunga e tanta ed è tenuta tutta dentro ai suoi argini e il suo quotidiano L’Arena è ricchissimo di informazioni preziose.. .L ‘estate promette bene  per lo spettacolo da Bolle a Allegri, fino alle grandi opere con la regia di Franco Zeffirelli, tutti all’Arena, ma anche nell’Antico anfiteatro. Insomma Verona con il suo Ponte Vecchio è AMORE A PRIMA VISTA!


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