PIETRO ALBETTI ALLA GALLERIA RUBIN DI MILANO CON “FERMO IMMAGINE”

rubin3porto-110x140cmDopo numerose mostre di grande qualità pittorica, installazioni…. la Galleria Rubin presenta Pietro Albetti, pittore figurativo alla sua prima personale nello spazio di via San Maurilio angolo via Santa Marta a MIlano. Chi è questo nuovo artista? Albetti è legato alla rappresentazione del reale, quindi alla pittura dal vivo e spesso “en plein air”, come s’intitolarubinmasone-ge-140x190cmva la sua mostra d’esordio: l’artista è maturato attraverso l’attenta osservazione del linguaggio pittorico moderno e corubin1amsterdam-1-108x125cm-copiantemporaneo, il quale è frequentemente non iconico o addirittura informale.In un momento storico dove l’arte moderna è arrivata da tempo al capolinea, forse è i momento di ricominciare da capo, da ciò che è la prima vera espressione dell’uomo quella del naturale e del realismo che si chiamoi figurativo o altro… Formatosi all’Accademia di Brera, Albetti, inizialmente attratto da un artista come Burri, si è poi appassionato a due grandi maestri più vicini alla pittura: Bacon e Congdon.

LO dichiara lo stesso Pietro Albetti che  ama dipingere per cicli, andando in profondità nei temi che intende rappresentare, esplorandoli a lungo. Si tratta di soggetti che l’artista incontra nella sua interazione con una realtà che è costante fonte d’ispirazione. La sua prima serie di opere, “Sorgiva”, è uno sguardo ricettivo e affettuoso sul territorio che lo ha visto nascere e dove è quasi sempre vissuto, il mondo dei campi e delle risaie che lambiscono, fin quasi a compenetrarla, la periferia sud di Milano. Nelle serie “Navigli” e “Milano”, approfondisce, attraverso lo studio dell’ambiguità dei riflessi che si creano sulle superfici d’acqua, il rapporto tra realtà e immagine pittorica.

OLtre al ciclo “MIlano” vi è il ciclo “Farm” e “Mattatoio”, affrontano il tema delle mucche destinate al macello. Dalla quieta attesa nei recinti all’esito drammatico e sconvolgente che viene narrato con intenso realismo. “Factum est” affronta invece il tema della nascita in 25 piccole tele che rappresentano la vita nel ventre materno. Questa nuova serie, Fermo Immagine, si sofferma sul legame che si stabilisce fra la persona e l’ambiente urbano. Un rapporto che rimanda, in modo diverso e originale, all’immaginario di Edward Hopper. Da figure ritratte su fondali architettonici, trapela un senso di intensa solitudine, come nella poetica del grande maestro americano. Partire da Hopper può essere elementare, ma rimane una lezione essenziale per chi ama il paesaggio. Albetti, tuttavia, accentua l’atteggiamento di relazione dei suoi  personaggi tra loro e con l’ambiente. Parlano al cellulare, sono in coppia, colti in momenti di tranquilla serenità. L’isolamento appare meno irriducibile ed esasperato, anzi venato di fiducia in una condizione umana che può sfuggire al dramma ed aspirare al suo compimento anche nella minima quotidianità.

Ecco alcuni cenni bibliografici su Albetti. 1973 Nato a Magenta (MI), Vive e lavora ad Abbiategrasso (MI). La sua storia artistica è la seguente; 1991-1996 Studiato e Laureato in pittura presso l’ Accademia di Belle Arti, Milano 1995 Studiato Fine Art presso il Loughborough College, UK Dal 1999 Docente presso la Fondazione Vasilij Grossman, Milano 2004-2011 Docente presso il liceo artistico Collegio Rotondi, Gorla Minore (VA), Tra le mostre personali; 2013 Milano, Galleria Spazio Lumera, Milano, 2011 Farm, Castello Visconteo, Abbiategrasso*, 2006 Animadvertere, Galleria Spazio Lumera, Milano,  2001 En plein air, Atelier, 13 Ellwangen

Tra le collettive:

2016 Una terra che attende, Palazzo Cittadini Stampa, Abbiategrasso*

2015 Tutto ho posto sotto i tuoi piedi, Università Cattolica, Milano

2014 Anacronisticamente, Ex Convento dell’Annunciata, Abbiategrasso*

2013 Co.naissance, Theca Gallery | Lugano [Loft21, Milano]

2013 The work of 7 artist at New York, Manhattan Center, New York City

2012 Paesaggio contemporaneo, Deodato Arte & Theca Gallery, Milano

2012 Attese, Galleria Movimento, Milano

2012 Corpo a corpo, Arte Accessibile, Milano*

2011 Wilderness, Galleria Spazio Lumera, Milano

2010 Logicamente Impossibile, Galleria Spazio Lumera, Milano*

2010 All Rights,Nuovo Studio Legale, Milano*

2009 Do not cross the line, Paratissima Ldt, Torino

2009 Città lavoro periferie: Urban scarpe dell’immaginario, Ex Convento dell’Annunciata, Abbiategrasso*

2009 Ti basti la mia grazia, Università Cattolica, Milano

2009 Acqua Riflessi, Memorie, Museo dell’Acqua, Milano*

2009 Lex, disegni di legge, Nuovo Studio Legale, Milano

2008 Hyperorganic- Ambiente Emergente, Triennale, Milano*

*Catalogo


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