CONCETO IN SANT’EUSTORGIO A MILANO. SINFONIA NUMERO 9 IN RE MINORE PER. SOLI, CORO E ORCHESTRA: OPERA 125. SERATA NEL CREATO

Con queste parole di benvenuto, Michele Brescia ha aperto la serata nella bella Basilica di Sant’Eustorgio, dove un tempo erano conservate le reliquie dei Re Magi, affidate poi al Barbarossa per timore di invasioni…. “Gentile pubblico, buonasera e benvenuti.

Siamo contenti ed entusiasti di accogliervi in questa stupenda basilica che da ben otto anni ospita la stagione musicale Segni di Bellezza.

Abbiamo esplorato e contemplato in questi anni le opere d’arte custodite in questa basilica; questa ottava edizione, come avete visto, non prevede la presentazione di opere d’arte ma vuole celebrare la bellezza attraverso una lunga serenata al creato, all’opera d’arte da cui tutto è scaturito.

Ci si accorge di far parte di un tutto quando si è al cospetto di questa musica scrive il maestro Brescia nell’introduzione e aggiunge: è forte l’esigenza di recuperare quel senso di fratellanza per ritrovarsi e per tornare insieme a custodire il dono del creato.

Nella preparazione e nell’organizzazione della nona sinfonia abbiamo avuto la possibilità di sperimentare questa fratellanza, nel ritrovarsi a cantare, a provare,  in un clima di bellezza che parte proprio dai rapporti con l’altro, col vicino di coro, con il collega in orchestra.

Scrive ancora il nostro maestro: ho sempre considerato l’ascolto come un gesto di attenzione e di amore e parlo anche dell’ascolto praticato durante la preparazione del coro e dell’orchestra. L’ascolto di Beethoven trascende l’umano! Supera il limite dell’organo sensoriale, in lui gravemente compromesso ormai da anni, e si aggancia direttamente con quel “Uberm Sternen zelt”, con quel cielo stellato dove deve vivere il Creatore del mondo come dice Schiller nei versi musicati da Beethoven.

Mi vengono i brividi al pensiero che, attraverso questa musica, abbiamo anche noi la possibilità di connetterci alla stessa fonte da cui Beethoven ha tratto queste note. Wagner diceva: L’ultima sinfonia di Beethoven redime la musica, per la sua intima virtù, e la porta verso l’arte universale dell’avvenire. Dopo la nona non è possibile alcun progresso.

Segni di Bellezza, i cori, l’orchestra e il maestro, Vi ringraziano per la vostra presenza che è presenza viva.

Vi auguriamo un felice e coinvolgente ascolto, buon concerto.”

 

La nona sinfonia di Beethoven eseguita ieri sera è il concerto conclusivo dell’ottava edizione della stagione musicale “Segni di Bellezza”.

Il progetto nato tra le secolari mura della Basilica nel pieno centro di Milano, ha sempre destinato l’ultimo concerto della stagione ad un programma che prevedesse la partecipazione del coro.

Segni di Bellezza nasce da un’idea del direttore artistico e musicale Michele Brescia (direttore d’orchestra, direttore di coro e flautista milanese).

A partecipare alla “nona” sono stati ben 4 cori, tre milanesi ed uno trentino, coro affiliato ormai da anni al progetto.

Il palco, costruito apposta per il coro, ha accolto 80 coristi mentre l’orchestra era composta da 50 giovani professori d’orchestra coordinati dalla nota organizzazione musicale “Milano Classica”.

I 4 solisti, che collaborano spesso con il maestro, erano: Nadia Engheben, soprano; Romina Tomasoni, mezzosoprano; Antonio Murgo, tenore; Alberto Rota (sostituto di Federico Sacchi indisposto.

Suo podio Michele Brescia.

I concerti di Segni di Bellezza sono da sempre e per principio ad entrata gratuita, un “segno”, un’opportunità per portare la musica a tutti.

Al concerto erano presenti più di mille persone, chiesa gremita di pubblico.

L’ottava stagione ha visto purtroppo solo 2 concerti in programma, la crisi covid e alcune mancate sovvenzioni hanno fatto sentire il loro peso.

L’iniziativa si è ritagliata nel tempo uno spazio e un pubblico tutto suo offrendo alla città un prodotto musicale di grande pregio. SdB è promotrice di un Premio per giovani solisti che passa attraverso un concorso; il vincitore, oltre ad un premio in denaro, ha l’opportunità di esibirsi come solista in concerto con l’orchestra.

Il progetto ha visto collaborazioni con solisti di fama internazionale ma SdB si caratterizza in particolare, per il desiderio di dare l’opportunità ai giovani di cimentarsi nella professione orchestrale e non solo. La vera sfida di questo concerto è stata portare 4 cori amatoriali ad un livello tale da poter affrontare al meglio l’impervia scrittura vocale prevista da Beethoven. Per superare le difficoltà tecniche sono servite tanta buona volontà, entusiasmo, voglia di fare e quel tornare a quella fratellanza citata nel testo di Schiller.

 

Si diploma con il massimo dei voti in flauto presso il Conservatorio G. Verdi di Milano e si perfeziona con Trevor Way, Renate Greiss, Giampaolo Pretto e con il Quintetto Bibiena presso la Scuola di Musica di Fiesole.

Ha registrato per Rai radio 3, Teatro alla Scala di Milano e Fabrizio de Andrè . Ha suonato in diverse formazioni da camera e sinfoniche. Ha fondato il quintetto di fiati Athena con cui ha svolto una intensa attività concertistica.

Parallelamente al flauto, segue i corsi di fagotto, violoncello, canto lirico e composizione. Ventenne si accosta anche alla direzione d’orchestra formandosi con Emilio Pomarico e Aldo Ceccato.

L’ esperienza come direttore d’orchestra comincia dal repertorio operistico. Nel 1998 debutta con Don Giovanni di Mozart per il Comune di Milano e presso Villa Bernocchi per l’Accademia Musicale di Premeno (VB) dove incontra il soprano Luciana Serra.  Con quest’ultima inizia un’intensa collaborazione che lo vedrà impegnato nelle Nozze di Figaro e Il Flauto Magico.

Collabora nel, Così fan tutte, con il baritono Nicola Ulivieri, e in diversi progetti didattici dedicati ai giovani interpreti.

Nel 2004 è assistente di Arnold Bosman al Teatro Petruzzelli di Bari per l’allestimento di Nozze di Figaro. L’anno seguente dirige il Ratto del Serraglio di Mozart e Pierino e il lupo di Prokofiev entrambe con la partecipazione straordinaria di Andrea Brambilla (Zuzzurro).

Collabora con solisti come: Luisa Prandina ,Raffaele Trevisani, Fabrizio Von Arx, Roberto Prosseda e Cristiano Burato,

Nel Dicembre 2010 è invitato a Che Tempo Che Fa, la trasmissione di Fabio Fazio in onda in diretta in prima serata su RAI 3. Lì dirige l’orchestra per l’esibizione in cui Sting ripropone i suoi più grandi successi.

Dirige nel 2013,presso il Teatro Arcimboldi di Milano, i balletti “Lago dei Cigni” e “Schiaccianoci” con il corpo di ballo di Stato di San Pietroburgo. A marzo 2014 ha collaborato con Uto Ughi per il concerto dei vent’anni dell’Orchestra Coccia di Novara e nel 2015 collabora con il violinista Francesco De Angelis per l’esecuzione Concerto per violino di Ludwig van Beethoven a San Gaudenzio, Novara. Nello stesso anno è nata “Segni di Bellezza”, una stagione musicale di cui Michele Brescia è ideatore, direttore artistico e direttore d’orchestra. Negli eventi della stagione, arrivata ormai alla sesta edizione (2020), si sono esibiti diversi solisti come Cristiano Burato, Marinella Pennicchi, Marzia Castellini, Enrico Ivilia, Laura Marzadori e cori come Ars Cantica Choir di Marco Berrini, Anzolim de la Tor e coro Bach città di Milano.

Tra i programmi di rilievo si ricorda la direzione della “Patetica” di Chaikovsky in San Gaudenzio a Novara nel 2017 e in  apertura della quinta stagione di Segni di Bellezza, la nona sinfonia di Beethoven per la IIIa stagione di Segni di Bellezza, i Carmina Burana al Teatro Zandonai di Rovereto nel 2019 e il Pierino e il lupo con Elio delle storie tese nel 2020.

 Michele Brescia si occupa in particolare di musica sacra. Ha diretto negli anni diverse formazioni corali con le quali ha affrontato importanti pagine del repertorio: Grande Messa K427 e Requiem di Mozart, Requiem in do minore di Cherubini, 6 mottetti di Bach, Requiem di Faurè, Magnificat di Bach, Salmo 92 di Mendelssohn, La Petite Messe Solennelle di Rossini.  Attualmente è il direttore del coro polifonico “InCantiamo”, del coro polifonico MusicaInCanto e di Choralia.

La serata è andata oltre ogni aspettativa e il pubblico, molto numeroso ha applaudito al Maestro, all’Orchestra e al Meraviglioso Coro, …tra gli elementi di questo cora anche voci di Canto Cantorum.  Si ringraziano gli sponsor Fondazione Cariplo, Fondazione Italia Patria della Bellezza, Chiostro di Sant Eustorgio-Comunità Pastorale dei Santi Magi.


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