RIAPRE LA STAGIONE DEL GALOPPO A SAN SIRO. PREMIO APERTURA E IL 25 APRILE L'APPUNTAMENTO PIU' DI PRESTIGIO IL 25 APRILE

Domenica 16 marzo per la felicità di grandi e piccini, ma soprattutto per la gioia dei giocatori esperti di scommesse sui cavalli, si sono aperti i cancelli del galoppatoio che ha fatto la storia dell’ippica e la chicca è il ritorno “del salto agli ostacoli”, forse c’è la sperare che almeno questo ippodromo venga salvato e non abbattuto e trasformato come quello del troppo per futuri terreni da donare all’edilizia speculativa e portatrice di cemento a discapito di uno sport nobile e sano che ogni giorno fino a novembre (l’8 ci sarà il Premio Chiusura) si trasformerà in una sorta di Ascot, facendo le dovute differenze, naturalmente….

Con qualche cappellino dalla falda larga e dai colori pastello, fiori e “clips” in seta arancione all’occhiello della giacca per gli uomini. Non solo calcio dunque, perché a pochi metri giocava il Milan, purtroppo tragicamente sconfitto. Il Premio Apertura è stato visto eccezionalmente da tutti (19.800 euro era il montepremi). Questa corsa storica di 1600 metri l’ha vinta Spirit Dream (fantino Branca), ma io ho giocato anche il cavallo n.7 come piazzato e ho vinto qualcosa lo stesso. Il bello delle corse è che anche i bambini o un ragazzo o una persona anziana può giocare dai 3 ai 20 euro anche senza fare scommesse azzardate, ma per fare questo bisogna conoscere bene le regole delle scommesse, magari anche i cavalli, le scuderie, i fantini e per di più, al di là dei suggerimenti ai quali io spesso sono diffidente, si può consultare la rivista dell’Ippodromo dove ci sono tutte le gare e il profilo di ogni cavalo, da quanto pesa e che premi ha vinto. Insomma, piano piano ci si può fare un cultura, seduti in tribuna, oppure seduti al bar (c’è anche un bel ristorante dove consiglio di prenotare e per 5 euro parcheggi la macchina praticamente vicino al “tondino” dove sfilano i cavalli.

Le coppe erano tre e le corse sette. La prima Ressico, l’ha vinta Mujadil field  portato da Colombi; seconda Calvairate (qui ha vinto Priore Philp, fantino Rossi), la terza Lodi Vecchio (Vinta da Dylan Mounth), il Premio Erba è stato vinto da  l’ha vinto Findaprest (fantino Rossi); la quinta corsa, Apertura l’abbiamo già detto, la sesta Premio Maslogarth (1800 metri), vinta da King Nelson (fantino Gambarota  (fan e l’ultima, la settima, il Premio Rino l’ha vinta The Answer portato da Colombo.

Peccato che i cavalli li hanno fatti correte nella pista centrale e non sono mai passati dalla pista che sta più vicino alla staccionata dove sta il pubblico. Due grandi schermi riproducevano la gara seguita da una telecamera, ma altro è il gusto di vederli arrivare o partire davanti a noi o almeno e una distanza dove un binocolo ti possa aiutare con grande facilità. Ogni mercoledì,, sabato e domenica la danza continua, ma la domenica è il giorno della giocata per eccellenza. Ma cosa conoscono ormai i milanesi o i giovani dell’Ippodromo di San Siro dove ha corso anche il grande Varenne e va ricordato che anche Vittorio Feltri è stato presidente? Lui che per l’ippica su Il Giornale aveva inventato anche la pagina dell’Ippica. Feltri ha fatto gare sul sulky e ha cinque cavalli che ha sempre cavalcato ma che dieci ani fa uno cadendo perché sventato da qualche cosa, gli è caduto addosso con tutto il suo teso e gli ha rotto le costole, anche l’ex amministratore de Il Giornale, ora amministratore de Il Foglio di Giuliano Ferrara, Gianni Di Giore possiede dei cavalli che ama tantissimo…(Unisat, Sky e UniTv) sono state le televisioni che hanno dato  (che siguito la diretta le gare. Quest’anno da ammirare c’era una MaLaren Mp4-12 Cavalli. Per i bambini due pony da potere calvalcare, molto più interessanti di un orrendo parco giochi (a pagamento) cintato da una rete metallica dal quale proveniva un’orrenda musica sparata a un volume insopportabile che rovinava l’atmosfera concitata della gara. Ai totalizzatori code ma anche tanti intenditori e amanti dell’ippodromo che ha come simbolo una scultura realizzata dagli americani e copiata da uno schizzo di Leonardo da Vinci. La maestosa struttura sta al centro dell’ingresso principale dove dietro appare una bella fontana dai mille spruzzi e sullo sfondo il palazzo ottocentesco centrale dell’Ippodromo che per quest’anno è stata anche ristrutturata la Tribuna centrale. Riqualificata anche la zona dell’accoglienza presso la Scala Reale all’interno della Palazzina del Peso. Nuove tecnologie per seguire le corse le troviamo nella zona “betting” e presso la “Bouvette” di Leonardo, il Bar del “Turf”. Anche il Chiostro del tondino è stato rifatto. La sala stampa è stata posizionata più vicina alla zona di premiazione. Dalla Terrazza del Peso, si può sedersi a tavola e guardare contemporaneamente le corse e nelle giornate limpide godere di un panoram a incantevole, le nostre Alpi, l’altro giorno ancora innevate. Il Bar del Turf e della Bouvette sono un’opportunità veloce per dissetarsi e mettere qualche cosa nello stomaco, per i più ghiotti ci sono gelati e torte.

Mi auguro che questo sport continui ad essere seguito dal vero e non in quelle orrende “sale scommessa” sparse nella città, dove brutti ceffi, per lo più, scommettono sui cavalli senza amare queste nobili bestie e senza sapere nella maggior parte dei casi nulla sulla storia e sulle regole delle corse ippiche. Queste hanno contribuito purtroppo a sottrarre spettatori all’Ippodromo. Pesino le televisioni hanno una colpa, se così si può chiamare (la cosa è più perdonabile perché ci sono persone che non possono permettersi di muoversi da casa o di spendere per andare all’Ippodromo, la il rischio è che si faccia tutto da casa, vedi navigare su internet che ti da la sensazione di avere il mondo tra le mani e contatti con tutti, ma non è così. Viva l’erba verde, l’odore di un purosangue sudato, le variopinte divise dei fantini e quelle belle staccionate all’inglese che di cavalli se ne intendono. Vi ricordate come era bella la protagonista di Pretty Woman, Julia Roberts all’ippodromo con il bel Richard Gire? Ve lo dico io. Un abitino di seta marrone e bianco a pois stetto in vita da una cintura e un magnifico ed elegante cappello di paglia chiaro.


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