ROLLAND GARROS E IL TENNIS NELLE OLIMPIADI, UNA STORIA INIZIATA NEL 1900

Luciana Baldrighi

E’ stata di questi giorni la tensione per il trofeo Rolland Garros che ha scippato il titolo ancora uan volta a un’italiana, se vogliamo parlare al femminile. Ma ciò che mi preme raccontare quest’anno non è la storia e la cronaca del torneo Rolland Garros, bensì la vittoria con medaglia d’oro all’Olimpiade Parigina del 1900 di Charlotte Cooper, maritata Sterry. Molti potrebbero immaginare ad Atene del 1896, ma come ho anticipato sopra, ma a Parigi che con una gonna candida e scarpe in cuoio nero dal tacco basso, una camicetta fatta a corpetto sempre bianca con le maniche a sbuffo e una gonna lunga rigorosamente candida. Così vestita e con i capelli raccolti, l’inglese Charlotte Cooper vinse il titolo olimpico a Parigi quando le gare per la prima volta venivano aperte alle donne e la parola maschilismo non esisteva ancora.

Il gioco del tennis allora era eclusivo e fu il Barone de Coubertin a muoversi in questa direzione. Anche ad Atene il vincitore nel 1896 fu un inglese, il famoso John Bolland che con il tedesco Fritz Traum vinse anche il doppio a conferma che lo sport era praticato specie da inglesi. Ma va ricordato che di donne anche a Wimbledon erano state ammesse solo nel 1884, a dieci anni dalla nascita degli Championships.

Nel 1906 su una deliziosa piccola isola della Senna, l’isola di Pouteaux nacque un club aristocratico con dame dai guanti bianchi, la avanguardista Charlotte senza guanti bianchi però già detentrice di tre titoli di Wimbledon e presente sul British Lawn Tennis, il mensile sportivo del settore che la elogiava per il suo rovescio tagliato. Con simili armi a Parigi dopo una minima difficoltà nella semifinale contro l’americana Marion Jones, vinse la medaglia d’oro alla finale senza perdere un set contro la francese Hèlene Prevost 6/1; 6/4. Non contenta di ciò vinse anche il misto mettendosi in coppia con il più anziano dei Doherty’s Brother. Una vita coronata  di successi anche nella vita privata. Si sposò con un altro grande tennista, Rex Sterry e in seguito vinse altri due wimbledon.

Come ben si sa il tennis uscì dalle Olimpiadi nel 1924 dopo un’ultima edizione parigina e vi rientrò nel 1988 con l’indimenticabile vittoria di Stffi Graf che tutti ricordano a Seul conquistò l’oro sommandolo così alle quattro vittorie del Grande Slam. Oggi sono tante le donne che giocano a tennis ma manca una cultura di fondo nel nostro Paese, una cultura che porta poco la donna negli sport per via di una sottovalutata vita sana e sportiva che la scuola dell’obbligo da come persa. Per noi educazione fisica corrisponde a una noio sa ginnastichetta in palestra un’ora la settimana e le donne da sole insieme non riescono a creare per la stragrande maggioranza dei casi, una compagnia di amiche che si ritrovano per fare palestra, corsa, tennis, bicicletta, sci o altro. Gli uomini non saranno mai soli a iniziare dall’amore per il calcio; le partite le vedono insieme e le fanno anche tra di loro a tutte le età. Perchè noi donne siamo così penalizzate sempre in tutto? Chi fa figli deve pagare lo scotto di non fare una gran carriera, a volte anche di non lavorare, ma soprattutto sembra che la donna nata per amare la famiglia senza questa non riesce ad andare avanti da sola, figuriamoci negli sport. Ogni dibattito è aperto….

 


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